Home Comunicati Comunicati 2015 VICENDA “BANCHE SALVATE”, ADESSO LA UE ACCUSA: VENDUTI “PRODOTTI INADEGUATI”!

VICENDA “BANCHE SALVATE”, ADESSO LA UE ACCUSA: VENDUTI “PRODOTTI INADEGUATI”!

Un film già visto (Cirio, Parmalat, Argentina, ecc.) e ora, inevitabilmente, sarà aperta la caccia a chi ha collocato quei prodotti e, come è uso e costume in Italia, si inizierà proprio dai Lavoratori senza veramente affrontare un problema serio che si sta manifestando in tutta la sua crudezza: L’INCOMPETENZA E L’INCAPACITÀ DI UNA PARTE RILEVANTE DI BANCHIERI.

L’elenco dei disastri è ormai lunghissimo e sembra inarrestabile.

Per rendersi conto delle preoccupazioni sopra esposte basta leggere quanto scritto nell’articolo di fondo in prima pagina sul quotidiano “Il Sole 24 ore” dell’11 dicembre scorso, a firma di Alessandro Plateroti, che di seguito riportiamo:

“…migliaia di risparmiatori avevano acquistato quei titoli rischiosissimi su consiglio di funzionari e direttori di banca: molti erano ben consapevoli dei rischi che correvano, ma è difficile credere che un piccolo pensionato fosse a caccia di rendimenti per speculare in Borsa: è più realistico pensare che sia stato convinto dalla banca, che come molte altre ha piazzato per anni prodotti rischiosi alla clientela senza curarsi troppo delle conseguenze…”.

E i banchieri e i super dirigenti come potrebbero difendersi di fronte a situazioni analoghe !?

Ci pare fin troppo ovvio che la stragrande maggioranza potrebbe sostenere che la collocazione di quei prodotti si sarebbe dovuta fare solo a soggetti idonei e che, comunque, nei prospetti d’offerta erano indicati i rischi e, quindi, eventuali responsabilità sarebbero da ricercare su chi avrebbe materialmente collocato il prodotto. Una simile interpretazione, come detto, non ci sorprenderebbe e, d’altronde, è un film che abbiamo già visto in passato.

Alla luce di quanto sta emergendo, anche se di fatto non c’è nulla di nuovo, ribadiamo ancora una volta alle Lavoratrici ed ai Lavoratori di operare con la massima osservanza delle disposizioni aziendali, denunciando anche attraverso il Sindacato eventuali atteggiamenti di “personaggi” volti ad incitare la vendita “a qualsiasi costo” confidando nel fatto che, IN CASO DI PROBLEMI, SARÀ MOLTO SEMPLICE FARE RICADERE OGNI RESPONSABILITÀ SUI LAVORATORI.

Peraltro ricordiamo che proprio di recente, per quanto riguarda il nostro Gruppo, la questione delle pressioni commerciali è stata frutto di un accordo tra Sindacato e azienda grazie al quale verrà data la possibilità di segnalare direttamente alla Capo Gruppo, anche per tramite sindacale, eventuali comportamenti che violassero la normativa. Ciò che sta accadendo in questi giorni, ossia l’attacco alle banche e più direttamente ai Lavoratori coinvolti, conferma la necessità di rispettare in maniera pedissequa e puntuale la normativa di riferimento e quanto previsto dai codici interni di comportamento e/o codici etici della propria azienda, onde evitare che certi problemi possano finire per scaricarsi direttamente sulle spalle dei soliti noti ossia i Lavoratori.

Questo Sindacato si adopererà con tutta la sua forza a difesa dei Colleghi, a difesa di tutti coloro che strenuamente, ogni giorno, ancora lottano per salvaguardare la dignità del proprio lavoro, consapevoli dell’importanza del proprio ruolo soprattutto in un momento così difficile per il nostro Paese.

GRUPPO INTESA SANPAOLO

Milano, 21 dicembre 2015

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