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Stop campagne commerciali

RESPONSABILITÀ SOCIALE D’IMPRESA DELLE BANCHE IN TOSCANA AI TEMPI DEL CORONAVIRUS

Come noto dal 13 novembre scorso la Toscana è stata dichiarata zona rossa e questo comporta – per legge – una forte restrizione nelle possibilità di movimento con la limitazione degli spostamenti e dei contatti tra le persone alle sole occasioni di necessità.

La clientela può accedere agli sportelli bancari previo appuntamento o comunque, in osservanza del Protocollo di settore sottoscritto fra Organizzazioni Sindacali e ABI, nel rispetto del rapporto 1:1 tra clienti ed operatori disponibili e solo per effettuare un numero limitato di operazioni indifferibili e che non possono essere espletate tramite remote banking. Nei siti internet delle banche solitamente sono ben visibili gli elenchi con le tipologie di operazioni che si possono fare e con le modalità da seguire. E questa è l’ufficialità. Nella realtà assistiamo ancora, in questo momento di grave emergenza sanitaria ed economica, al proliferare di ingiustificabili campagne commerciali ad opera di tutti i maggiori gruppi bancari presenti nel nostro territorio. Pur consapevoli delle necessità di un’impresa, riteniamo che certi eccessi siano del tutto intollerabili. Non possiamo accettare che vengano effettuate pressioni sui clienti affinché si rechino in filiale, non possiamo accettare che vengano fatte pressioni commerciali sulle lavoratrici ed i lavoratori: siamo bancari, il nostro è un servizio pubblico essenziale e ogni giorno dobbiamo incontrare le persone, rispondere alle loro necessità, dare spazio e soluzione – per quanto possibile – ai loro problemi e, talvolta, alla loro disperazione. Siamo orgogliosi del nostro lavoro, e vorremmo continuare ad esserlo. Ci sono dei rischi però, anche gravi, che temiamo di portare anche nelle nostre case tra i nostri figli, tra i nostri anziani. Le banche non devono mai sottovalutare questi aspetti.

Nel pieno rispetto delle norme contenute nel DPCM e nelle disposizioni della Regione Toscana, non possono che essere escluse tutte quelle forme di sollecitazione al cliente a venire in filiale che non siano rispondenti a necessità improcrastinabili tali da poter essere inserite nell’autocertificazione che deve accompagnare qualsiasi spostamento dal proprio domicilio. Ricordiamo che autocertificare il falso può dare origine ad una responsabilità penale.

Poiché anche nella lettera ABI del 27 ottobre u.s. si richiama l’attenzione sulla perdurante applicazione delle misure di prevenzione, contrasto e contenimento della diffusione del virus, condivise con le Organizzazioni Sindacali con il Protocollo del 28 Aprile 2020, RICHIEDIAMO LA CESSAZIONE IMMEDIATA DELLE CAMPAGNE COMMERCIALI IN ESSERE.

Il Sindacato vigilerà con attenzione sul rispetto delle citate norme e sul rispetto della dignità del lavoro, dei lavoratori e della clientela.

Firenze, 23 novembre 2020

LA SEGRETERIA REGIONALE TOSCANA UNISIN

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