Home Comunicati Comunicati 2019 PRELIOS – Un’operazione che non ci piace…

PRELIOS – Un’operazione che non ci piace…

News da UNISIN

Nell’incontro tra l’Azienda e le Delegazioni Trattanti del 9 ottobre scorso a Milano è stata approfondita anche la questione “PRELIOS”.

PRELIOS SpA, ex Pirelli Real Estate, è una società di gestione e servizi immobiliari, attiva principalmente in Italia e in Germania, con la quale il Gruppo Intesa Sanpaolo il 31 luglio 2019 ha firmato un accordo vincolante per costituire una partnership strategica riguardante i crediti classificati come “inadempienze probabili” (UTP – Unlikely To Pay), finalizzato ad accelerare ulteriormente il conseguimento dell’obiettivo di riduzione dei crediti deteriorati indicato nel Piano d’Impresa 2018-2021.

L’Azienda ha comunicato che dalla fine di novembre di quest’anno inizieranno i distacchi dei Colleghi (120) che seguiranno gli UTP dati in gestione a PRELIOS, e potranno interessare le piazze di Firenze, Milano, Napoli, Padova, Roma, Sesto S. Giovanni, Bologna e Pesaro. Il termine del distacco è stato indicato in 12 mesi, rinnovabile per un massimo di altri 12, e comunque i Colleghi rimarranno sulla loro attuale piazza di lavoro.

Il rapporto di lavoro rimarrà quindi in capo a Intesa Sanpaolo.

L’Azienda ha inoltre precisato che i distacchi saranno individuati solo previo colloquio con gli interessati e, una volta terminata la missione, rientreranno in ISP a svolgere compiti contigui al lavoro di PRELIOS, salvaguardando e sviluppando le proprie professionalità.

ALLORA TUTTO BENE? Non proprio, dal momento che prosegue lo stillicidio di ristrutturazioni (che spesso nascondono vere e proprie cessioni di attività, con il risultato di uscire definitivamente dal Gruppo) di interi settori e/o Uffici dell’Azienda, a cui si affianca purtroppo l’indiscriminato programma di chiusura di Filiali che sta mettendo a dura prova il lavoro dei Colleghi direttamente coinvolti.

Pur non trattandosi di un’operazione di cessione di ramo d’azienda – e pertanto nessun collega di ISP sarà ceduto, ma solo temporaneamente distaccato – diversamente da quanto accaduto nel caso riguardante gli NPL (Intrum), RIBADIAMO ANCHE IN QUESTA OCCASIONE LA NETTA CONTRARIETÀ DI UNISIN A OPERAZIONI DI QUESTO TIPO, che erodono il core business della banca, indebolendo conseguentemente la posizione professionale delle Colleghe e dei Colleghi.

Il fenomeno, nostro malgrado e con modalità anche peggiori, sta riguardando tutto il sistema bancario e, in particolare, i grandi gruppi, ci riferiamo in particolare ai pericoli di esternalizzazione che stanno emergendo in Unicredit ed UBI.

E’ per questa ragione che nella Piattaforma di Rinnovo del Contratto Nazionale sono state espressamente inserite precise richieste con l’obiettivo di rafforzare l’Area Contrattuale (PER NOI È DI FONDAMENTALE IMPORTANZA!), e porre così un argine a tale modus operandi che vede la perdita di “pezzi” sempre più importanti di lavorazioni, portate all’esterno delle Aziende e/o del settore con evidenti ricadute in termini occupazionali e professionali.

Piattaforma rinnovo CCNL – “L‘area contrattuale va rafforzata: sono stati esternalizzati importanti pezzi d’impresa bancaria, con conseguente perdita di personale e di conoscenze. Occorre perimetrare le funzioni caratterizzanti l’attività bancaria per dare certezza di tutele occupazionali, stabilità, tenuta prospettica al settore (anche in funzione antidumping), e recuperare il rapporto fiduciario con società civile e istituzioni. La nuova area contrattuale deve quindi comprendere il perimetro di esercizio delle funzioni della Vigilanza (Bankit, Consob, BCE) e costituire un presidio ad applicazione necessaria e certa”.

UNISIN ritiene indispensabile opporsi con forza e determinazione a questi processi tendenti alla desertificazione sia dei territori, attraverso la chiusura delle filiali, sia delle competenze e professionalità, mediante la cessione di rami d’azienda e/o di attività.

L’imperativo della riduzione dei costi, che le Banche hanno assunto come un mantra, deve necessariamente mitigarsi e coniugarsi con l’indispensabilità di un servizio bancario corretto, affidabile, ad alto valore aggiunto e realmente al servizio delle persone e delle imprese. Siamo sempre più convinti che, per offrire tutto questo alla clientela e al nostro Paese, occorrano aziende bancarie solide, capaci di controllare pienamente i processi che portano all’erogazione dei servizi attraverso un fertile e qualificato connubio tra innovazione tecnologica e fattore umano.

E’ PER QUESTO CHE CI CHIEDIAMO: SIAMO VERAMENTE SICURI CHE LE SCELTE FATTE SINO AD OGGI NEL SETTORE VADANO IN QUESTA DIREZIONE!??

Sia a livello di Gruppo, sia a livello Nazionale, è questa la sfida che UNISIN intende portare avanti insieme alle altre Organizzazioni Sindacali e con il coinvolgimento di tutte le lavoratrici ed i lavoratori.

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