Home Comunicati Comunicati 2018 NEWCO PER LA GESTIONE DEGLI NPL DI ISP LA POSIZIONE DI UNISIN

NEWCO PER LA GESTIONE DEGLI NPL DI ISP LA POSIZIONE DI UNISIN

Come ormai tutti sanno è stata ufficialmente aperta la procedura prevista dalla legge e dal CCNL, relativa al confronto con le OO.SS, a seguito della decisione aziendale di trasferire la gestione degli NPL su di una NewCo – Tersia Spa – appositamente costituita.
La decisione di ISP risponde alla chiara “imposizione” dei Regolatori (BCE in primis) di alleggerire nettamente i bilanci delle Banche dal gravame degli NPL. Questo è quanto ha anche affermato l’A.D. dr. Messina – su nostra specifica richiesta – durante la recente Assemblea degli Azionisti.

Dunque l’operazione è strategica per il Gruppo e, ribadisce l’azienda, DEVE essere fatta. Se da una parte è chiaro che ogni imprenditore, al fine di raggiungere i propri obiettivi, può disporre dell’organizzazione della propria azienda come meglio ritiene (e che tale prerogativa non viene messa in discussione, anche perché espressamente prevista dal codice civile), è altrettanto chiaro che è DOVERE del Sindacato trattare con l’Azienda TUTTE le ricadute sulle Lavoratrici e sui Lavoratori coinvolti.

Le ricadute sono molteplici: area contrattuale del Credito, accordi di secondo livello, occupazione (attuale e futura), sedi operative, stili lavorativi per il recupero crediti, solo per citare le tematiche principali.

In merito alle prime due l’Azienda ha fornito iniziali rassicurazioni alle OO.SS. ma ne è garantito il mantenimento anche per il futuro?

Le altre, invece, sono tutte da discutere. Se ci dovessero essere delle eccedenze occupazionali in Tersia (magari a seguito di una diversa organizzazione del lavoro, o a fronte di appalti o per chiusura di sedi periferiche) che fine farebbero i Colleghi in esubero?

La nostra Organizzazione si impegnerà al fine di ottenere garanzie e tutele certe e durature a tutti i Colleghi coinvolti, partendo anche da quanto già convenuto per casi analoghi in altri gruppi bancari, nello specifico sostenendo il ricorso a clausole di garanzia, a forme di distacco del Personale e a norme di salvaguardia relative al mantenimento dei diritti previsti dall’attuale impianto normativo. Ci impegneremo inoltre per evitare che future diverse impostazioni del modello organizzativo di Tersia (e in particolare l’eventuale accentramento di attività o la chiusura di sedi periferiche o secondarie) possano ripercuotersi negativamente sulla vita dei Colleghi e delle Colleghe coinvolte.

Con questi propositi inizieremo la trattativa il 25 maggio p.v.

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