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Incontro di trimestrale Area Napoli e Provincia

In data 25 ottobre 2021 si è svolto, con modalità di videoconferenza nel rispetto delle attuali disposizioni anti-Covid, l’incontro trimestrale tra le Organizzazioni Sindacali dell’Area Napoli e Provincia e la Delegazione Aziendale di Intesa Sanpaolo. Tale Delegazione era composta da Del Prete Giulia, Mancini Antonella, Quinto Silvana, Rainone Antonio, Spada Roberto e da Capogreco Gaetano dell’Ufficio Relazioni Sindacali della Direzione Centrale, in collegamento erano altresì presenti altri colleghi in rappresentanza dell’Area Campania e di altre strutture.

La Responsabile della Direzione Commerciale Exclusive della nostra Direzione Regionale, Dott.ssa Del Prete Giulia, nel suo intervento di apertura ha manifestato la propria soddisfazione per gli ottimi risultati raggiunti, perfettamente in linea con gli obiettivi aziendali. Ha ringraziato tutte le lavoratrici e i lavoratori dell’Area per il grande impegno manifestato in questi lunghi mesi in cui si è convissuto (e tuttora si convive) con una pandemia che ancora non ci consente di uscire pienamente da una lunga e dura fase di emergenza sanitaria e che rende difficile ogni attività del nostro lavoro. Gli andamenti rappresentati sono stati lusinghieri per tutti i territori commerciali sia pur con le comprensibili differenze.

Come OO.SS. abbiamo rimarcato che dietro i grossi successi della nostra Area, che oramai si ripetono da tempo, si celano i sacrifici e l’enorme impegno di tutti i lavoratori. I risultati raggiunti non ci sorprendono affatto e sono la chiara dimostrazione della qualità e delle competenze di diverse centinaia di colleghi a cui però non sempre corrisponde il giusto e dovuto riconoscimento.

Abbiamo altresì evidenziato quanto segue:

  • le recenti chiusure di filiali e i conseguenti accorpamenti hanno acuito una situazione di vivibilità giunta nelle agenzie a livelli insopportabili. La mole di lavoro che grava sui colleghi è tale che oramai si procede a scelta di cosa eseguire e cosa tralasciare. La clientela si accalca alle filiali, che in alcuni casi sono il “concentrato” di più filiali “ammassate”, alla ricerca di colleghi che possano prestare loro ascolto, generando di frequente situazioni di altissima tensione. Il sovraffollamento della clientela aumenta notevolmente il rischio di contagio e determina situazioni ingestibili. La sola e univoca soluzione a questa situazione, che sta procurando stress e frustrazione a clienti e dipendenti, è un serio piano di E a ben poco serviranno le circa 20 assunzioni previste entro fine anno, peraltro per l’intera regione Campania, a fronte di centinaia di uscite, passate e presenti.
  • Le pressioni commerciali continuano a imperversare senza sosta e chi si rende responsabile di tali azioni evidentemente non ha contezza di cosa voglia significare in questo momento lavorare in filiale, la lontananza dal “fronte” non fa percepire i rumori della dura battaglia quotidiana.
  • I portafogli di diverse migliaia di clienti in capo ai direttori sono una pura ipocrisia: sappiamo benissimo che essi, in aggiunta al loro lavoro, non potranno mai “seguire” una tale quantità di clienti e ciò si risolve scaricando sempre sui soliti noti, cioè i colleghi di filiali, un’ulteriore mole di lavoro che in aggiunta al caricamento bancomat, all’apertura di cassa in casi di emergenza, alla cura dei portafogli di colleghi assenti, alle skype, alle riunioni commerciali, alle risposte delle telefonate inevase proprie e altrui, ai reclami, alle continue disfunzioni procedurali (cadute di linea, procedure che si bloccano, appuntamenti fissati in agenda non concordati col gestore per un mutuo in un tempo di 30 minuti(!!!), assistenza da remoto quasi inesistente) dovrebbero curare il proprio portafoglio, collocare i prodotti, gestire la clientela che entra in filiale e magari essere anche felici e sorridenti.
  • Il sistema di definizione della complessità dei portafogli è poco chiaro e necessita di risposte aziendali circostanziate, in particolare rispetto all’indicatore “servizi alla clientela”. Alla luce di casi paradossali, di cui attendiamo esauriente risposta, abbiamo rappresentato l’opportunità di effettuare durante l’anno un monitoraggio sui percorsi per allertare quei colleghi, che pressati dall’attività lavorativa, magari sono in ritardo sulla formazione o sono non in linea con gli appuntamenti, ciò al fine di evitare brutte sorprese.
  • Abbiamo ribadito che vanno maggiormente prese in considerazione le richieste di trasferimento dei In tal senso le Aree non possono essere prigioni da cui è impossibile evadere. Duole riscontrare che non è stata colta l’opportunità delle chiusure per accogliere alcune richieste tuttora inevase.
  • Abbiamo portato all’attenzione aziendale la necessità di dividere alcuni maxi-portafogli in capo ad alcuni colleghi, in particolare presso alcune filiali imprese, creando da un lato opportunità di crescita per i lavoratori e dall’altro un miglior servizio alla clientela.
  • Abbiamo evidenziato come i colleghi a contratto misto, in fase di decisione tra la continuazione col contratto attuale e il passaggio al contratto a tempo indeterminato, debbano essere lasciati liberi di esercitare il loro diritto di scelta. A tal proposito abbiamo richiesto che le competenti funzioni aziendali si astengano dal proporre destinazioni che non rientrino nelle prerogative degli accordi.
  • Per quanto riguarda il territorio Agribusiness, dopo aver lamentato l’assenza al tavolo di un rappresentante di tale settore, abbiamo richiesto con forza il completamento dell’organico laddove deficitario poiché le inefficienze dell’Azienda non possono ricadere sui lavoratori, in particolare in questa delicata fase di start-up.
  • Per quanto riguarda gli ex colleghi ISP Casa in servizio presso la Fol, abbiamo ribadito la necessità che l’Azienda a livello nazionale riveda la propria posizione concordando il passaggio a tempo pieno dei lavoratori in questione sganciandoli dall’attuale turno bloccato.
  • Infine, dopo aver salutato il nuovo Responsabile dell’Ufficio Tecnico, gli abbiamo rassegnato una serie di problematiche, da lui ereditate, di cui ci attendiamo una sollecita Le nostre agenzie necessitano di interventi in maniera non più prorogabile anche a seguito delle complicazioni scaturite dalla pandemia purtroppo tuttora in corso.

Esigiamo dall’Azienda risposte alle tematiche che da mesi puntualmente riproponiamo. La tanto dichiarata attenzione ai colleghi deve essere praticata e non più enunciata. L’Azienda ha il dovere di garantire condizioni di dignità per i lavoratori e intervenire laddove queste non sussistono più. In caso contrario, attiveremo tutti gli strumenti contrattualmente previsti senza precludere alcun tipo di percorso.

Napoli, 29/11/2021

I COORDINATORI TERRITORIALI RR.SS.AA. INTESA SANPAOLO

AREA Napoli e Provincia

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