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“Il rispetto non è un optional, il silenzio non è neutrale. Difendere la dignità è un dovere di tutti”

In un momento in cui il linguaggio pubblico torna troppo spesso a farsi arma di denigrazione, anche verso le donne e in particolare se ricoprono ruoli istituzionali o di rappresentanza, è necessario riaffermare con forza un principio semplice ma fondamentale: il rispetto non è un optional. Le parole contano. E quando vengono usate per sminuire, offendere o ridicolizzare una donna, qualunque sia la sua posizione o il suo pensiero, feriscono non solo lei, ma la cultura del rispetto che dovrebbe unire ogni comunità civile e ogni realtà sindacale.

Chi usa il linguaggio contro una donna non ferisce solo lei, ma tradisce i principi che dovrebbe difendere.

Il rispetto non si misura in base al ruolo, alle idee o al credo sindacale o politico di chi abbiamo di fronte: è un valore universale, fondamento di ogni convivenza civile e di ogni azione sindacale.

Ci sono parole che non si possono ignorare. Parole che rivelano un’arroganza antica, quella di chi non accetta la forza, la competenza e la libertà di una donna, e tenta di ridurla con l’offesa o la derisione.

Ma a ferire ancora di più, a volte, è il silenzio. Il silenzio di chi guarda e tace, anche e soprattutto fra noi donne — dimostrazione di parzialità e immaturità. Tacere di fronte all’offesa significa legittimarla.

Ed è proprio quel silenzio che dobbiamo imparare a spezzare — insieme. Perché la dignità non ha bandiera, e la cultura del rispetto non è una battaglia di parte: è una responsabilità collettiva.

Solo così potremo costruire davvero un mondo, anche quello del lavoro, e del sindacato, capaci di riconoscere e valorizzare ogni voce, ogni differenza, ogni donna.

Il Coordinamento Donne e Pari Opportunità di UNISIN CONFSAL rinnova con forza il proprio impegno contro ogni forma di linguaggio e comportamento lesivo della dignità femminile, dentro e fuori le organizzazioni.

Continueremo a promuovere il rispetto, la parità e la libertà di tutte e di tutti, perché non c’è giustizia sociale senza giustizia di genere.

Daniela Foschetti

Responsabile Coordinamento Nazionale Donne & Pari Opportunità UNISIN CONFSAL

Bergamo  19 ottobre 25