Home Comunicati Comunicati 2016 HANNO FATTO UN DESERTO E L’HANNO CHIAMATO PACE – Rsa Torino e...

HANNO FATTO UN DESERTO E L’HANNO CHIAMATO PACE – Rsa Torino e Provincia

Oggi abbiamo utilizzato la mail “iosegnalo” per denunciare ufficialmente all’Azienda i comportamenti vessatori messi in atto da un Direttore di Area che opera in Torino e Provincia.

I suoi metodi ossessivi nel richiedere i report sono diventati persecutori oltre che grotteschi. Alcuni Direttori di Filiale, chi impegnato con un cliente chi con un collega, hanno ricevuto sette, otto lynch nel giro di pochi minuti, intervallati da telefonate e mail, fino a vedersi arrivare nell’ufficio un (imbarazzato) collega: “Scusa se ti disturbo… ma il “capo” ti sta cercando con urgenza…”

Perché quando il “capo” ti cerca, tu devi rispondere all’istante: e non importa se stai lavorando a una questione urgente, o è tarda sera o se magari sei in ferie. Tu, nel dubbio, devi rispondere.

Le sue riunioni sono così aggressive che più volte lui stesso si è raccomandato di non riferirne proprio tutti i contenuti a colleghi e sindacalisti. Atre volte invece cambia diametralmente idea e, considerando i Direttori e Coordinatori poco più che degli incapaci, parte con la litania “Da ora in avanti con i colleghi dovrò parlarci io”.

Nel corso del tempo, durante la gestione della precedente Area, ha chiesto e ottenuto la rimozione di Direttori e Coordinatori non graditi, “poco commerciali” e soprattutto “troppo buoni con i colleghi”. Adesso, nella nuova Area che gli è stata assegnata recentemente, probabilmente non dovrà più avanzare simili richieste: alcuni Direttori e Coordinatori stanno valutando di presentare le proprie dimissioni dal ruolo.

E’ del tutto evidente che siamo di fronte a un problema molto serio. Lo è per i colleghi che sono costretti a subire simili comportamenti, ma dovrebbe esserlo anche per l’Azienda che certamente li tollera e forse li istiga. Il tema non sono più le politiche commerciali o le indicazioni di vendita. Non è nemmeno più questione di pressioni commerciali. Qui siamo di fronte a iniziative di stalkeraggio e intimidazione.

La situazione è estremamente grave. Tali comportamenti individuali devono essere censurati e cessare immediatamente. Ma non è sufficiente: noi non riteniamo che tutto possa ridursi a un intervento correttivo sul singolo. Noi crediamo che tali comportamenti deviati non siano spiegabili solo con le responsabilità di uno o più individui. Crediamo invece che traggano origine e forza da una collettiva interpretazione aberrante dei concetti di spinta alla vendita e controllo dei risultati. Riteniamo insomma di vivere in un clima malato generalizzato di cui sono responsabili gli stessi vertici aziendali.

In coerenza con questo pensiero, abbiamo ritenuto di offrire all’Azienda un’ultima possibilità di correggere il tiro al proprio interno e – soprattutto – di farlo a 360°: proprio per questa ragione, questo volantino non riporta il nome del Direttore in questione.

Ovviamente una reazione aziendale che dovesse minimizzare questi eventi o addirittura provare a negarli e in definitiva lasciasse le cose così come stanno non sarebbe accettabile e produrrebbe una reazione sempre più dura: dalla denuncia pubblica dei comportamenti distorti e dei nominativi che li mettono in atto (non solo di questo Direttore di Area, ma di tutti quelli che stiamo monitorando sul territorio), fino all’avvio di un percorso di mobilitazione dei colleghi.

Torino, 14/12/2016
FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – SINFUB – UILCA – UNISIN
TORINO E PROVINCIA INTESA SANPAOLO

SCARICA COMUNICATO