
Il Diritto al lavoro e la Tutela dei lavoratori sono pilastri della nostra Costituzione, ma in Italia si continua a morire di lavoro. Un bollettino di guerra, una strage silenziosa.
Il numero degli infortuni, anche mortali, è infatti in continuo aumento, con numeri inaccettabili.
L’Inail, con comunicato del 3/9/2025 ha reso noti i dati dei primi sette mesi del 2025, registrando fino a luglio ben 432 vittime sul posto di lavoro e 607 decessi in totale, includendo anche quelli in itinere nel tragitto casa- lavoro, che registrano un aumento significativo rispetto al 2024.
Le denunce di infortunio fino al mese di luglio 2025 sono state 350 mila, mentre le malattie professionali sono cresciute del 9,9%.
Parliamo di dati ufficiali, probabilmente sottostimati considerando i lavoratori in “nero”.
Per fermare questa strage servono azioni concrete: si deve investire in prevenzione e formazione mirata, attuare controlli più stringenti nei luoghi di lavoro, occorre implementare le normative al fine di recepire i cambiamenti del mondo del lavoro e le modalità di espletamento del lavoro stesso.
La sicurezza e la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori rappresentano per noi di Unisin, impegnati quotidianamente sul campo, valori imprescindibili, da difendere ogni giorno. Continueremo a tenere alta l’attenzione perché teniamo alla vita e alla salute di chi lavora.
Antonella Silipo
Coordinamento Donne e Pari Opportunità
UNISIN CONFSAL





