Home Comunicati AL PALAZZO CAVIALE E CHAMPAGNE, AL POPOLO PANE AMARO!

AL PALAZZO CAVIALE E CHAMPAGNE, AL POPOLO PANE AMARO!

Quanto si può tirare la corda prima che si spezzi?

Per quanto si può prendere a sberle le persone e pretendere che ti bacino la mano?

Ce lo chiediamo ogni giorno mentre, in “prima linea” tra la “nostra Gente”, registriamo pressioni commerciali intollerabili – spesso vere e proprie vessazioni e minacce – organici ridotti all’osso, lavoro straordinario non pagato, provvedimenti disciplinari lievitati a proporzioni spaventose.

Nonostante questo clima, la “Gente” del gruppo ha operato ed opera esprimendo un’eccezionale qualità del lavoro che ha permesso alla nostra Azienda di accreditarsi come “the best Bank of Italy“, una delle poche banche al mondo in linea con “Basilea 3” e con un’adeguata capitalizzazione.

Cuore, cervello, inventiva, capacità e spirito di sacrificio di questa “Gente” sono stati così determinanti che il Ceo, dott. Carlo Messina, ha sentito la necessità di riconoscerlo, scrivendo a tutti noi, a ciascuno di noi ………

“abbiamo reagito bene alle sfide e alle difficoltà, contribuendo insieme a creare una banca solida …..

…. Omissis… anche per il lavoro e per gli sforzi compiuti negli ultimi anni”.

Eppure, quando abbiamo chiesto il giusto e tangibile riconoscimento a questo impegno, la Banca ha risposto NO! Per i Lavoratori ci sarà poco o nulla, “perché comunque loro prendono già lo stipendio per lavorare”.

Ora basta! La corda è prossima a spezzarsi, e non dovrà necessariamente “fare il botto”.

Basterà che ognuno svolga il proprio lavoro, semplicemente il proprio lavoro, quello per il quale la Banca si è premurata di ricordare che già siamo pagati, smettendola di sentirci eccessivamente responsabili, di dare molto di più di quanto contrattualmente richiesto dimostrando molto meno spirito di sacrificio, abnegazione, senso del dovere.

Vedremo come la Banca tapperà gli spaventosi buchi dei crediti divenuti inesigibili, responsabilità di un Management che deve iniziare a pagare per i propri errori!

Vedremo se “il palazzo” potrà ancora tranquillamente pasteggiare a caviale e champagne (leggasi dividendi, prebende e buonuscite milionarie) pretendendo che il popolo si accontenti di un pane sempre più scarso, amaro e salato!

Ci auguriamo che – nei prossimi giorni – l’Azienda riveda profondamente la propria intransigente posizione e stanzi un sostanzioso ed adeguato riconoscimento al valore espresso da tutti, all’eccezionale sforzo da tutti sin qui profuso.

Solo così il “grazie di cuore” espresso dal Ceo ad ognuno di noi risulterà autentico, diversamente resterà una semplice nuda parola, senza alcun valore.

In caso contrario mobiliteremo i nostri Iscritti e decideremo insieme le risposte da dare all’Azienda, anticipando sin da ora che “il popolo” non è più disposto a subire in silenzio!

 

LE SEGRETERIE DI COORDINAMENTO UNISIN DEL GRUPPO INTESA SANPAOLO