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BUONI BENZINA DA 200 EURO: a chi spettano e come ottenerli

Il Decreto Legge n. 21/2022 del 21 marzo 2022, c.d. “Decreto Ucraina”  all’art. 2 prevede la possibilità (ATTENZIONE: non l’obbligo) :

  • per  i datori di lavoro privati,
  •  solo per l’anno 2022, 

di erogare ai propri dipendenti buoni benzina o analoghi titoli ceduti gratuitamente per l’acquisto di carburanti, nel limite di €uro 200,00 per lavoratore.

Tale importo non concorre alla formazione del reddito imponibile fiscalmente ai sensi del comma 3 dell’art. 51 del TUIR  e nemmeno ai fini contributivi.

Vediamo in cosa consistono e come si utilizzano.
Buoni benzina 2022

Per l’anno 2022 l’importo del valore di buoni benzina o analoghi titoli ceduti a titolo gratuito da aziende private ai lavoratori dipendenti per l’acquisto di carburanti, nel limite di euro 200 per lavoratore non concorre alla formazione del reddito.

Attenzione: non significa che alle imprese arrivano dallo Stato dei finanziamenti specifici per fornire questi buoni ai dipendenti. E non ci sono nemmeno automatismi in base ai quali ai dipendenti spettano i voucher. Semplicemente, la norma inserisce i buoni
benzina esenti IRPEF tra le prestazioni esentasse di welfare aziendale previste dall’Articolo 51 del Testo unico imposte sui redditi (Dpr 917/1986), come ad esempio i buoni pasto.

Applicazione in azienda

Il riferimento specifico è al comma 3 dell’articolo 51 del TUIR, che stabilisce la determinazione in denaro dei fringe benefit aggiuntivi rispetto alle prestazioni di welfare aziendale (che sono sempre detassate).
Il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati non concorre a formare il reddito se non supera di norma la soglia di 258,23 euro. In questa franchigia erano normalmente già compresi eventuali buoni benzina. Ora, però, con la nuova disposizione, i 200 euro si aggiungono alla franchigia, per cui in tutto il tetto massimo per il 2022 dei fringe benefit aziendali è portato a 458,23 euro.

Rispetto ad altre misure il voucher per il carburante non è riservato alle famiglie in difficoltà economica, il decreto infatti non fissa alcuna soglia Isee, l’indicatore della situazione economica familiare. L’unico limite finora contenuto nella norma è che la
misura è destinata ai lavoratori dipendenti di aziende private.

Requisiti e vincoli

Ci sono alcuni vincoli specifici previsti dalla norma: i buoni benzina da 200 euro (eventualmente ulteriori rispetto ad altri benefit che l’azienda può decidere di concedere), sono pertanto esclusi per i dipendenti pubblici e riguardano esclusivamente il personale dipendente (quindi sono esclusi clienti o fornitori, sotto eventuale forma di omaggio). Sono compresi anche coloro che svolgono servizi o attività presso gli studi professionali, oppure presso associazioni e fondazioni.
Sui dipendenti non ci sono limitazioni: la legge non fa riferimento a specifiche categorie (ad esempio pendolari o personale viaggiante) né tantomeno tetti ISEE o legami con prestazioni premiali. I buoni benzina sono utilizzabili da tutto il personale dipendente qualora l’azienda decidesse di erogarli in via gratuita, senza che concorrano alla formazione del reddito dei dipendenti ed interamente esentasse nel limite di franchigia sopra indicato. Sarà la singola impresa a decidere se corrispondere i buoni ai propri dipendenti o meno.

Per quanti anni può essere erogato il buono benzina da parte dei datori di lavoro privati?

I bonus benzina possono essere erogati fino al 12 gennaio 2023: tale data segna la scadenza per l’erogazione dei voucher, non per l’utilizzo. Ciò significa che tutti coloro che sono riusciti a ottenere i buoni carburante possono utilizzare il credito alla data di scadenza riportata sui voucher stessi.

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