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TRATTATIVA EX BANCHE VENETE

TRATTATIVA EX BANCHE VENETE

Nelle giornate del 6 e 7 luglio si è avviata la trattativa relativa all’acquisizione degli ex Gruppi Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca.

L’Azienda ha rappresentato lo scenario che ha portato all’operazione sulle ex banche venete e ribadito i vincoli posti dagli organismi di vigilanza europei.

La trattativa riguarderà i seguenti temi:

  • uscite volontarie,
  • quadro normativo,
  • relazioni sindacali e RLS

Uscite volontarie

In merito al vincolo UE di riduzione del personale di circa 4000 risorse, di cui almeno 1000 del perimetro Banche Venete, l’Azienda ipotizza l’accesso volontario e senza incentivi al Fondo di Solidarietà di Settore in due fasi:

  • prioritariamente l’adesione dovrà riguardare il perimetro ex Gruppi banche venete per i colleghi che matureranno il requisito pensionistico entro il 31 dicembre 2024 (il bacino è di circa 1.050 persone), con uscita a partire dal 1° ottobre 2017 e successive cadenze entro 1° gennaio 2018;
  • successivamente alla verifica del raggiungimento delle 1000 adesioni ex banche venete, si potrà aprire la seconda fase per le 3.000 uscite dei colleghi del Gruppo Intesa Sanpaolo e l’Azienda propone che ciò riguardi coloro che matureranno il requisito pensionistico entro il 31 dicembre 2022 (il bacino è di oltre 6000 persone).

Quadro normativo

L’Azienda ha comunicato che è superata dal 1° luglio 2017 la contrattazione integrativa delle ex banche venete con mantenimento in via transitoria del welfare (previdenza, assistenza sanitaria, condizioni agevolate e polizze assicurative) e dei trattamenti economici in essere al 30 giugno, compreso il ticket pasto. A settembre si avvierà il confronto per ridefinire tutti i trattamenti.

Con specifico riferimento ai colleghi dell’ex Gruppo Veneto Banca viene superato l’accordo sulle giornate di solidarietà difensiva: pertanto le giornate già pianificate dopo il 1° luglio 2017 non devono più essere fruite obbligatoriamente, salvo la facoltà di utilizzo volontario.

Il percorso ipotizzato dall’Azienda prevede successivi momenti di confronto su: mobilità professionale e territoriale, formazione e riconversione, orario (straordinario, modalità di fruizione ex festività e ferie), organizzazione del lavoro.

Nel corso dell’incontro abbiamo chiesto alcuni chiarimenti su:

  • Part-time

I part-time in scadenza saranno prorogati a parità di orario di lavoro. Nelle altre situazioni le richieste saranno valutate in un’ottica più complessiva nell’ambito di tutto

il Gruppo Intesa Sanpaolo.

  • Immobiliare Stampa e Nem Sgr

Abbiamo fermamente chiesto che i colleghi di queste società vengano considerati nel perimetro. L’Azienda ha ribadito che il decreto ed il relativo contratto non possono in alcun modo essere modificati e che le società si trovano ora in gestione del commissario liquidatore ed è in corso la due diligence.

  • SEC

Date le precedenti informazioni circa una trattativa per la cessione del Consorzio SEC, abbiamo richiesto chiarimenti sul futuro della società. L’Azienda ha risposto che è in corso una analisi relativa all’integrazione. Abbiamo inoltre richiesto chiarimenti sui trattamenti di reperibilità.

L’Azienda ha ribadito che il protocollo in discussione dovrà riportare la clausola di “dissolvenza” degli accordi stessi nel caso di mancata conversione in legge del Decreto.

Chiediamo con forza che il Decreto venga approvato in Parlamento in tempi brevi per dare certezze di tutela e garanzie a tutte le lavoratrici e lavoratori coinvolti.

 La trattativa riprenderà giovedì prossimo.

Milano, 7 luglio 2017

Delegazione Trattante Gruppo Intesa Sanpaolo

FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA -UNISIN

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