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Tra una banca virtuale ed una reale…

News dai Territori – OO.SS. Direzione Regionale  VENETO – FGV – TRENTINO A.A.

Si è svolto in data 22 marzo a Padova un deludente incontro trimestrale della Direzione Regionale Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige.

Una Direzione Regionale che conta in totale oltre 10.000 persone, di cui 7494 in rete, la differenza lavora in Filiale Online a Vicenza, Montebelluna e Udine, in Pulse ed in strutture di Direzione.

Diciamo subito perché deludente: la realtà descritta dalla banca,purtroppo, è molto spesso lontana da quella che i colleghi vivono ogni giorno.

Si parla di due banche differenti evidentemente: una virtuale e una reale!

L’Azienda rappresenta una realtà virtuale dove:
– c’è una organizzazione del lavoro attenta alle persone
– i Gestori possono tranquillamente gestire un minimo di 4 appuntamenti al giorno (i part-time ancora meno ovviamente!), compatibili con tutte le incombenze amministrative connesse
– i problemi procedurali sono irrilevanti
– c’è qualche problemino di archiviazione, però in risoluzione, visto che sempre questa DR partirà come pilota per appalto archiviazione pratiche
– la formazione è possibile, sia quella protetta sia quella flessibile con 8 giorni da casa, basta concordarla
– ci sono organici più che sufficienti, anzi addirittura in eccedenza rispetto alle reali esigenze. Solo la provincia di Rovigo è sottodimensionata, gli altri sono anche troppi in filiale
– le prestazioni straordinarie non sono pagate perché non richieste dall’azienda, in quanto i colleghi si fermano al lavoro per esigenze personali e non autorizzati – con un rischio anche penale a loro carico, addirittura per proteggersi dalla pioggia!
– c’è un ambiente lavorativo migliorabile, ma positivo, dove non vi sono report aggiuntivi in quanto sono sufficienti le procedure della banca (ABC…)

La banca reale, che le organizzazioni sindacali hanno rappresentato, è:
– carichi di lavoro stressanti: come si fa a contattare oltre 300 clienti aziende Retail appena assegnati ai nuovi gestori nei Poli Small? Si parla di coralità ed estensività dei contatti, ma deve essere un traguardo possibile, non una missione impossibile!
– ex Gestori par aziende che, essendo rimasti senza portafoglio aziende, sono codificati come Gestori privati, ma che in realtà fanno da “addetti” ai nuovi Gestori aziende retail: questa figura NON ESISTE e perciò abbiamo chiesto che vengano risolte immediatamente le situazioni anomale presenti in tante filiali retail della DR.
– procedure spesso malfunzionanti che costringono a richiamare in filiale i clienti più volte
– formazione impossibile da fruire in maniera adeguata, anche se obbligatoria
– report continui, lynch costanti su produzioni giornaliere fatte e/o addirittura previsionali, completamente contrari all’Accordo nazionale e aziendale sulle pressioni commerciali
– in molte filiali si lavora in situazioni a rischio causa lavori di ristrutturazione, troppo spesso improvvisati e senza il rispetto delle più elementari regole per la salute e sicurezza dei lavoratori.

A tal riguardo abbiamo segnalato la situazione della F.I. di Treviso dove è stata rinvenuta un’ampia superficie di amianto e solo dopo il nostro intervento e degli RLS è stata effettuata una chiusura dei locali interessati. Abbiamo anche fatto presente la criticità dei nuovi Poli Estero, in particolare a Padova (con mancanza di spazi idonei, locali sommersi dagli scatoloni di archivio e notevoli difficoltà operative dei colleghi preposti) e Treviso (con gli Specialisti tutti stipati in una piccola Sala Riunioni, in seguito al blocco dei lavori di ristrutturazione dopo l’accennata scoperta dell’amianto).

Dopo l’illustrazione dei dati della DR da parte del Direttore Regionale , per i cui risultati positivi si devono ringraziare i colleghi, in un territorio dove le filiali sono passate in un anno da 859 a 611 con un impatto pesantissimo sulla mobilità professionale e territoriale, è dovuta una maggior attenzione alle persone, alla sostenibilità dei carichi di lavoro ed alla riqualificazione professionale laddove ci sono cambi di mansioni e di ruoli.

Non vanno inoltre dimenticate le nuove figure professionali, così come l’importante tema della formazione nei comparti specialistici (leggasi comparto estero..). I Gestori imprese sono chiamati a concentrarsi sempre più spesso sui prodotti assicurativi e sempre meno sugli affidamenti.

Questa azienda parla di una banca virtuale perché racconta un mondo del lavoro che piacerebbe a tutti, ma i colleghi sono nella banca reale, a gestire una clientela spesso sfiduciata e a portare comunque risultati positivi ed in crescita, spesso soli e senza un’adeguata formazione.

Abbiamo chiesto alla banca una maggiore attenzione sulla formazione e sull’affiancamento, come per la Mifid II, di rivedere gli organici e i carichi di lavoro.

Abbiamo chiesto risposte anche per i colleghi Personal con mandato all’offerta fuori sede con particolare riferimento all’obbligo di registrarsi nel portale dell’Albo con una PEC certificata con firma digitale entro il primo maggio 2019.

Abbiamo ribadito ancora una volta il perdurante e smodato utilizzo della causale NRI: ripetiamo ai colleghi di fermarsi in filiale a lavorare SOLO SE PREVENTIVAMENTE AUTORIZZATI ED AI DIRETTORI DI CHIEDERE AUTORIZZAZIONE!

Per nessuna ragione la causale NRI deve essere utilizzata per fermarsi a lavorare oltre l’orario stabilito; tanto meno va utilizzata la timbratura in uscita per poi trattenersi in filiale!!

Le possibili conseguenze di tali errati comportamenti potrebbero essere gravissime tanto per i Lavoratori quanto per l’Azienda. A tal proposito annunciamo che stiamo valutando di interessare sul tema le autorità competenti come, ad esempio, l’ispettorato del lavoro.

CHIEDIAMO DI PARTIRE DALLA SOLIDITA’ DELLA BANCA, DAI BUONI RISULTATI PER COSTRUIRE UN NUOVO CLIMA, UNA NUOVA PROGRESSIONE E CRESCITA PER I COLLEGHI, SOPRATTUTTO PER ARRIVARE A LAVORARE BENE IN BANCA!

ABBIAMO BISOGNO CHE LA BANCA VIRTUALE SI TRASFORMI IN BANCA REALE!

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