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RSA INTESA SANPAOLO ROMA E LAZIO – PRESSIONI COMMERCIALI …… SIAMO ALLE SOLITE!

Siamo obbligati, nonostante le reiterate assicurazioni ricevute dai Responsabili di
Direzione Regionale (anche in occasione dell’ultimo incontro trimestrale) di assumere
tutte le misure possibili per migliorare il clima aziendale, a focalizzare nuovamente
l’attenzione sul problema delle pressioni commerciali; problema cui, ancora una volta, il
tavolo aziendale mostra di non avere la capacità, o la volontà, di fornire soluzioni
adeguate alle criticità, ormai croniche, da noi più volte denunciate.

In occasione della ultima trimestrale era stato garantito alle scriventi OO.SS. che ogni
comportamento, peraltro erroneamente ritenuto isolato ed occasionale (“errare è umano,
ma perseverare nell’errore è diabolico”) sarebbe stato stigmatizzato con chiarezza e
represso definitivamente.

Considerato che la dichiarazione di intenti non è stata rispettata nei fatti, siamo
nuovamente costretti a denunciare e ad evidenziare ai responsabili aziendali, che
ignorano o comunque tacciono:
– I comportamenti di alcuni (ir)responsabili che, grazie anche all’avvio di alcune
fantasiose iniziative personali, continuano ad essere in contrasto con gli accordi
sottoscritti nel Gruppo il 7 ottobre 2015 e con i contenuti del Codice Etico aziendale;
– Le esortazione alla vendita di prodotti, sempre più autoritaria, ed il monitoraggio,
altrettanto ossessivo, dei risultati commerciali anche con l’ausilio di strumenti al di
fuori di quelli informatici ufficiali (Piattaforma ABC), che potrebbe arrivare anche a
spingere i colleghi a violare la normativa aziendale, mettendone a rischio la normale
operatività;
– Il protrarsi dell’attività lavorativa, oltre il normale orario di lavoro, non retribuita –
NRI – (attività amministrativa, caricamento ATM, riunioni, formazione..).
Tutto questo porta a comportamenti “arroganti e punitivi” conditi da minacce di
trasferimenti, cambiamenti di mansione, mancati rinnovi/concessioni di part-time,
spostamenti di ferie già pianificate, valutazioni negative con conseguenti ripercussioni
sul PVR, in nome del raggiungimento degli obiettivi e dell’utilizzo del “metodo”.
Quanto fin qui esposto viene esercitato scientemente, con strumenti difficilmente
tracciabili (video Lync, telefono, colloqui ed incontri durante la pausa pranzo e/o a fine
giornata oltre l’orario di lavoro). Detti comportamenti sono inaccettabili,
controproducenti e portano ad un peggioramento del clima e delle condizioni di lavoro,
nettamente in contrasto con quanto i vertici aziendali descrivono e auspicano nelle varie
dichiarazioni ad ogni livello.

Le OO. SS. non possono consentire che i colleghi, spinti dal senso di responsabilità
e di squadra, ma soprattutto condizionati dalla “paura” di diventare bersaglio di
interventi discriminanti, in nome di obiettivi sempre più “sfidanti, frenetici e
destrutturati” continuino a sacrificare se stessi e la propria salute.
Invitiamo, quindi, tutte le lavoratrici ed i lavoratori a denunciare, ai rappresentanti
sindacali, tutti quegli atteggiamenti lesivi della propria dignità personale e
professionale.

Saremo noi stessi a segnalare, alle strutture aziendali individuate nell’Accordo del
15 ottobre 2015, i singoli casi di pressione indebita tramite la casella:

iosegnalo@intesasanpaolo.com

L’uso e l’abuso delle pressioni indebite, insieme agli altri importanti argomenti che
riguardano il “benessere” di tutte le lavoratrici e i lavoratori come, il dimensionamento
dell’organico delle Filiali, la mobilità territoriale ed infragruppo, il nuovo layout di
Filiale, l’applicazione degli accordi del contratto di II livello e la preavvisata
riorganizzazione nel mondo del corporate, saranno oggetto di apposita trimestrale che
richiederemo urgentemente all’Azienda.

Nei prossimi giorni, stileremo un calendario di assemblee da tenersi sui luoghi di
lavoro e del quale Vi daremo informativa dettagliata in un prossimo comunicato.
Le OO.SS. chiedono con maggiore fermezza il cambiamento immediato dell’attuale
atteggiamento manageriale, per riportare e favorire il miglioramento del clima
aziendale e una ritrovata serenità fra i colleghi. In mancanza di segnali concreti e
tangibili ci riserveremo ulteriori azioni a tutela della dignità e della salute delle
lavoratrici e dei lavoratori.

Roma, 17 OTTOBRE 2016

Le rappresentanze sindacali INTESA SANPAOLO Roma e Lazio
FABI – FIRST – FISAC/CGIL – SINFUB – UGL – UILCA – UNISIN

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