Home NoSocial Regole e Trasparenza o Mance Discrezionali? Noi Contestiamo il Contest!

Regole e Trasparenza o Mance Discrezionali? Noi Contestiamo il Contest!

21.02.2020 – Le scriventi OO.SS. sono sempre state contrarie alla logica del contest, ovvero della competizione tra Presidi e team, come sistema incentivante aziendale. Riteniamo infatti che ad obiettivo centrato debba corrispondere sempre un premio, senza innescare gare in cui gli sconfitti sono molto più numerosi dei vincitori e anche un euro di incasso in meno può lasciare un’intera struttura a bocca asciutta. Inoltre il concetto di “obiettivo di struttura”, definito non necessariamente in termini di incassi ma più in generale di performance, potrebbe adattarsi anche a funzioni di Direzione Centrale o di supporto che, pur non potendo per loro natura competere con altri, contribuiscono in maniera determinante agli incassi effettuati dai Presidi e quindi al raggiungimento dei budget aziendali.

Ciò premesso l’Azienda, conscia della contrarietà delle OO.SS. con le quali ad oggi non è stato negoziato un vero sistema incentivante, in piena autonomia ha ritenuto di lanciare a settembre inoltrato un contest che coinvolgeva le strutture di recupero del comparto Operations. Ora ci sorprende e ci indigna che l’Azienda stessa, dopo aver dettato tempi, modi e regole del contest non senta l’obbligo verso i colleghi di comunicare con la trasparenza da noi richiesta i dati relativi ai risultati della gara. La comunicazione effettuata in occasione della convention manageriale tenutasi in settimana, è stata laconica e non corredata da numeri: “I cancelli del contest non si sono aperti.” Salvo poi aggiungere che si è deciso di premiare comunque, pur in misura inferiore, i Presidi e i team che si sono maggiormente distinti centrando brillantemente i propri obiettivi. Senza nulla togliere ai colleghi che verranno premiati e che sicuramente meritano il riconoscimento, il punto è: come mai i cancelli non si sono aperti? Avevamo forse ragione noi nel dire che gli obiettivi fissati erano irraggiungibili nelle condizioni date (problemi operativi a iosa, flussi col contagocce, controlli asfissianti, incombenze aggiuntive e mal gestite per l’antiriciclaggio ecc.)? E poi, di quali cifre parliamo? Ricordiamo che questi famosi cancelli erano dati dagli incassi sul quadrimestre settembre-dicembre 2019, che dovevano raggiungere i 650 o in subordine i 595 milioni per poi far scattare, comparto per comparto, i premi per i vincitori. Non chiarisce la questione nemmeno la mail indirizzata dal CEO a tutti i dipendenti che fissa in 533 milioni gli incassi effettuati nell’ultimo trimestre del 2019 (ottobre-dicembre), periodo non sovrapponibile con quello di riferimento per il contest. Dobbiamo quindi dedurre che, a fronte di una media di incassi di circa 177 milioni mensili da ottobre a dicembre, nel solo mese di settembre (il cui dato scorporato non è stato purtroppo reso noto) non si sono realizzati nemmeno 62 milioni di incassi? Il dubbio è legittimo e il sospetto che le regole non siano state rispettate da chi le ha stabilite è forte, in assenza di una comunicazione chiara, dettagliata e trasparente. Oltretutto la mancata apertura dei cancelli ha comportato un abbassamento del bonus pool da 1,5 milioni (primo cancello) o 0,7 milioni (secondo cancello) a 0,4 e ha escluso da ogni possibile ripartizione dei residui tutte le strutture di supporto che non partecipavano alla gara. Vi è poi la questione di principio che nell’ambito di un meccanismo già discrezionale l’Azienda ha introdotto elementi di ulteriore discrezionalità giungendo all’arbitrio puro e facendo passare per “gentili concessioni” premi sudati e meritati.

Da un’Azienda che si è dimostrata finora inefficace e superficiale nel gestire l’ordinario (piattaforma HR, buste paga, contributi Fondo Pensione, buoni pasto e tanto altro, argomenti sui quali torneremo a stretto giro) e in forte e colpevole ritardo sull’applicazione degli accordi (Smart working e Banca del Tempo in primis) arrecando disagi continui e quotidiani ai colleghi, pretendiamo quanto meno chiarezza e trasparenza sui dati relativi al Contest per sgombrare il campo da qualunque retropensiero su una materia così delicata e importante per il clima di lavoro. Se le risposte continueranno a non arrivare e l’atteggiamento aziendale non cambierà, come OO.SS. ne prenderemo atto e avvieremo una nuova stagione di relazioni industriali che potrà sfociare nella mobilitazione dei lavoratori.

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