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PIANO D’IMPRESA 2014-2017: UN PIANO CHE PROGETTA DI RIMETTERE AL CENTRO LE PERSONE, MA SENZA ALCUN RICONOSCIMENTO “CONCRETO” DEL LORO VALORE

Nella giornata di venerdì 28 marzo l’Azienda ha illustrato ad UNISIN le linee guida del Piano d’Impresa 2014-2017 che il Ceo Carlo Messina ha ufficialmente presentato nel corso della giornata alle Comunità di riferimento ed alla Stampa.

Con una modalità innovativa, il Ceo si è contemporaneamente rivolto a tutti i Colleghi, definiti “la componente più importante della banca”, e – ritenendoli meritevoli di una “attenzione dedicata ed esclusiva” – ha inviato il Piano a ciascuno di noi.

Per questo motivo non ci soffermeremo a dettagliarne i contenuti, poiché già appannaggio di tutti.

L’iniziale apprezzamento per le rinnovate modalità comunicative, lascia purtroppo subito spazio alla delusione per il ruolo ed i riconoscimenti assegnati dal piano alle Lavoratrici ed ai Lavoratori. Vediamoli in breve:

4.500 persone, pari al 5% dell’intera forza lavoro del Gruppo, sono definite dal piano “eccesso di capacità produttiva”, che però sarà riqualificata in ruoli commerciali e creditizi: UNISIN, pur esprimendo apprezzamento per questo elemento di discontinuità con un passato di desertificazione di organici ed assurdi disagi per Colleghi e Clienti, costretti ad adattarsi ad orari non sempre motivati da reali e concrete necessità, si augura che la riqualificazione in progetto non significhi nuove, estenuanti pressioni commerciali, fenomeno in preoccupante e non più tollerabile ascesa. UNISIN ritiene necessaria l’adozione di una illuminata politica finalizzata a creare nuova e stabile occupazione per i giovani, permettendo in cambio a chi è ormai vicino alla pensione e desideroso di lasciare il “campo di battaglia”, di farlo in modo volontario, incentivato e senza penalizzazioni.

1 miliardo è la spesa prevista in tema di formazione delle persone, in particolare tecnica e manageriale, mentre il merito sarà alla base dello sviluppo di carriera: UNISIN ritiene che, in tema di sviluppo delle carriere – specialmente dopo il vulnus venutosi a creare con il blocco/cancellazione dei percorsi di carriera del 2012, sia necessario dotarsi di regole certe, verificabili ed esigibili, improntate alla massima trasparenza, ed evitando la discrezionalità.

Nuove logiche verranno adottate in tema di sistema premiante, che sarà strettamente collegato alla produttività ed ai risultati: al riguardo UNISIN esprime forti perplessità e preoccupazioni. Sono sotto gli occhi di tutti i danni e le esasperazioni generate da sistemi legati esclusivamente ai risultati, che disconoscono completamente il pur indispensabile apporto di tanti Colleghi, e permeati da poca trasparenza e scarsa esigibilità. Su questo tema UNISIN ritiene indispensabile il riconoscimento dell’impegno in ogni caso profuso da tutti, al di là del risultato.

Appartenenza ed orgoglio saranno perseguiti attraverso una rivisitazione del welfare aziendale: UNISIN – pur ritenendo importante ogni miglioramento sul welfare – giudica che la strada maestra per aumentare senso di appartenenza ed orgoglio sia quella di riconoscere il giusto valore economico al lavoro delle Persone.

Per questo esprime forte contrarietà nel constatare che nel piano non trovano spazio gli stanziamenti a favore del Personale in vista del prossimo rinnovo del Contratto Collettivo Nazione di Lavoro.

Sempre in tema di riconoscimenti concreti abbiamo ancora una volta richiesto l’erogazione del Vap per l’anno 2013: l’Azienda ritiene invece che il risultato negativo della gestione ordinaria non renda possibile tale riconoscimento. E’ doveroso a questo punto ricordare che sul cattivo risultato pesano fortemente i crediti divenuti inesigibili erogati dagli “alti livelli” dell’Azienda, e non certo dai Colleghi ai quali invece ora si vorrebbe far pagare il conto.

Riteniamo che questo diniego mal si coniughi con il pagamento – per lo stesso esercizio – dell’utile all’azionariato: se è giusto remunerare il capitale, è del pari necessario riconoscere al “capitale umano” l’impegno per il lavoro prestato.

La nostra banca è solida, scrive il Ceo Carlo Messina, ed il merito è anche di tutti i Colleghi per gli sforzi ed il lavoro compiuti negli ultimi anni: A FRONTE DI TALI AFFERMAZIONI CHE CONDIVIDIAMO, L’AZIENDA NON PUO’ NEGARE DI CORRISPONDERE IL GIUSTO RICONOSCIMENTO AL LAVORO DI TUTTI.

AUSPICHIAMO IN PROPOSITO UN DECISO RIPENSAMENTO, ricordando che la vera carta di identità di un’azienda è costituita dal grado di soddisfazione del proprio personale.

Per questo, pur ringraziando il dottor Messina per l’augurio di buon lavoro che volentieri ricambiamo, diciamo che “le parole non bastano”.

LE SEGRETERIE AZIENDALI UNISIN GRUPPO INTESA SANPAOLO