Home NoSocial Mediocredito Italiano – Integrazione Complessiva in Intesa Sanpaolo

Mediocredito Italiano – Integrazione Complessiva in Intesa Sanpaolo

Alla presenza di Capogruppo e come da nostra richiesta sulla base del disposto dell’ex art. 6 del Protocollo delle Relazioni industriali del 15/12/2017 le RR.SS.AA. di MCI hanno incontrato l’Azienda.

All’incontro hanno partecipato il Responsabile della Direzione Sales & Marketing Imprese dott. Teresio Testa e il Direttore Generale di MCI dott. Stefano Firpo.

– Il dott. Testa ha comunicato alle OO.SS. il raggiungimento degli obiettivi del 2018, mentre la trimestrale del 2019 vede i numeri in contrazione rispetto allo stesso periodo del 2018. Inoltre, ha dichiarato che la fusione è stata deliberata dal Consiglio di Amministrazione di MCI mettendo a verbale la centralità dei prodotti leasing e factoring, che devono essere tutelati e valorizzati, oltre alle specificità di MCI. La struttura che accoglierà le attività di MCI sarà la Direzione Sales & Marketing Imprese e la fusione avrà luogo nel mese di novembre 2019.

Per valorizzare il leasing e factoring sono previsti interventi significativi per adeguare e aggiornare le piattaforme informatiche.

Le OO.SS. di MCI, prendendo atto delle dichiarazioni del dott. Testa, hanno sottolineato che la fase di cantierizzazione sarà una fase molto delicata e che deve prevedere una forte attenzione nell’evitare il proporsi di criticità che possano vanificare il lavoro svolto in MCI, come già avvenuto ad esempio per la scelta del passaggio dalla PEF factoring alla PEF 5 che si è dimostrata una scelta ben poco lungimirante.

Inoltre hanno indicato a titolo esemplificativo ma non esaustivo che il factoring per avere continuità non deve essere spalmato nell’universo mondo di Intesa Sanpaolo pena la sua scomparsa, che il leasing per funzionare deve salvaguardare le specificità oltre ad avere un pricing dedicato, che l’agevolato svolge per il Gruppo la funzione di Banca Concessionaria oltre a rappresentare una funzione primaria vista la scelta strategica di far accompagnare i finanziamenti dalla garanzia di Mediocredito Centrale e di non banalizzare l’integrazione dei finanziamenti e mutui viste le specificità sinergiche che MCI ha sempre espresso per il mondo delle imprese.

Le RR.SS.AA. hanno evidenziato che questa integrazione non sarà come le altre realizzate nel Gruppo vista la complessità di MCI e che la procedura sindacale dovrà analizzare in modo puntuale l’intera operazione.

Le OO.SS. hanno richiesto lumi rispetto al cambio funzionale che vedrà l’assegnazione a nuovo ruolo a partire dal settembre p.v. dell’attuale Responsabile della Gestione Crediti di MCI, collegandolo all’ interesse da parte del Gruppo, confermato dalle agenzia di stampa, di effettuare una cessione delle inadempienze probabili per 10 mld di euro di cui il 20/25% di MCI seppur nel solco della dichiarazione di Capogruppo alle Delegazioni Trattanti che tale operazione qualora venisse realizzata non vedrà la cessione delle persone. L’azienda ha risposto che la coincidenza della tempistica è casuale e che nelle prossime settimane verrà data comunicazione su chi assumerà il ruolo.

La Capogruppo ha preso atto delle dichiarazioni delle OO.SS. riconoscendo alle stesse di aver sempre posto in evidenza nel corso del tempo le peculiarità delle attività svolte in MCI e l’alta specializzazione.

Il Direttore Generale dott. Stefano Firpo prendendo la parola ha voluto sottolineare come la sua nomina servirà a rafforzare il presidio specialistico svolto da MCI.

Nel 2018 sono stati riconosciuti 39 avanzamenti di carriera di cui solo il 38,46% hanno riguardato il genere femminile non procedendo a quella inversione di tendenza che da tempo le OO.SS. stanno chiedendo. Le stesse hanno ribadito che alla luce dei risultati economici e degli sforzi profusi si aspettano maggiore attenzione verso le colleghe e i colleghi con particolare riguardo nei confronti di quella “foresta pietrificata” presente in MCI di chi si è visto riconoscere nel tempo esclusivamente gli automatismi economici contrattati o poco più.

Le RR.SS.AA. hanno nuovamente posto l’accento sull’esigenza di una formazione diffusa che permetta la crescita delle professionalità.

In fine le OO.SS. hanno richiesto all’azienda di rivedere la politica complessiva fin qui adottata in materia di lavoro flessibile in modo da poter ampliare l’utilizzo di questa modalità VOLONTARIA di lavoro sino a raggiungere le previsioni massime dell’accordo sindacale di Gruppo in termini di fruizione settimanale/mensile, anche per la formazione on line.

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