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ISP: esclusa al momento “la possibilità di utilizzo di siti aziendali come punti vaccinali” contro il Covid-19

L’azienda ha pubblicato oggi la news in cui comunica che a fronte di un interesse verso una possibile campagna vaccinale anti-Covid-19 nei siti aziendali giudicato “contenuto” (circa il 26% dei colleghi) “il Gruppo al momento ha escluso la possibilità di utilizzo di siti aziendali come punti vaccinali”.

Per parte nostra rileviamo che la percentuale indicata corrisponde a un numero di dipendenti che si avvicina a 20.000, cifra molto superiore agli organici complessivi di molte aziende che intendono consentire la vaccinazione presso i luoghi di lavoro: tale circostanza ci fa considerare che un tale numero potrebbe rappresentare – salvo ulteriori approfondimenti sulla loro distribuzione a livello locale – “una sufficiente massa critica sui singoli territori” (secondo quanto richiesto dalle Regioni).

Osserviamo inoltre che la vaccinazione nei luoghi di lavoro deriva da un Protocollo nazionale sottoscritto da Organizzazioni sindacali e Associazioni datoriali (tra cui l’ABI): trattandosi di materia condivisa ci saremmo aspettati che una ipotesi di sospensione dell’iniziativa fosse discussa al tavolo sindacale e non si trasformasse in una decisione assunta unilateralmente dall’azienda, anche alla luce dell’esito della campagna vaccinale antinfluenzale organizzata alcuni mesi fa.

31 maggio 2021

Delegazioni Trattanti Gruppo Intesa Sanpaolo

FABI – FIRST/CISL ­- FISAC/CGIL – UILCA ­- UNISIN

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