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Il sogno di una rinnovata attenzione e l’amaro risveglio nella solita deprimente realtÀ

Inquadramenti e percorsi professionali il patrimonio insostituibile e strategico di un istituto bancario è costituito dal personale. migliaia di donne e uomini che ogni giorno mettono in gioco la loro professionalità e la loro faccia. solo attraverso queste professionalità e queste facce sarà possibile ricostruire la fiducia nel sistema che le note vicende mondiali hanno portato ai minimi storici. alla luce di questo presupposto fondamentale, appare quindi strategico per un’azienda investire nei percorsi professionali, in modo da creare un sistema di regole certe e codificate che stimoli e garantisca la crescita delle persone, riconoscendo loro – con opportune gratifiche – i meriti e l’impegno profuso. il clima di fiducia reciproca che ne consegue è condizione indispensabile per affrontare al meglio il futuro che ci aspetta. e’ su queste basi che falcri di intesa sanpaolo ha inteso lavorare con l’azienda e le altre oo.ss. – seppur su tavoli nostro malgrado separati – perseguendo responsabilmente il bene dei dipendenti che non può e non deve essere diverso dal bene del gruppo intesa sanpaolo. inspiegabilmente, invece, nel giro di alcuni giorni, le altre oo.ss. si sono affrettate a firmare con l’azienda un accordo sul tema che va nella maniera diametralmente opposta a quelle che erano le richieste da loro stesse avanzate e pubblicamente rese note. non sta alla falcri entrare nel merito della questione: saranno le altre oo.ss. a spiegarne le motivazioni ai loro iscritti. la falcri, tuttavia, non può che rammaricarsi di questo improvviso cambiamento nell’evolversi della trattativa e – dopo attenta valutazione – ritenere l’accordo, per quanto la riguarda, ampiamente insufficiente a garantire i fondamentali requisiti sopra descritti. in particolare la falcri stigmatizza come: – tutti i percorsi previsti siano rimessi alla più ampia discrezionalità aziendale (a questo punto è lecito chiedersi se si può ancora parlare di percorsi); – inspiegabilmente l’accordo scada dopo 3 anni (31.12.2011), quando la durata di tutti i percorsi previsti va da un minimo di 4 ad un massimo di 8 anni e mezzo: non è certamente questo il miglior modo di infondere fiducia nei colleghi che si accingono ad intraprendere od hanno intrapreso un percorso; – tantissime figure professionali in precedenza previste o che – pur presenti – non erano mai state normate o di nuova istituzione non siano inserite nell’accordo: è un segnale grave che viene dato in azienda. sta a significare che ci sono dipendenti meno importanti di altri, dimenticando invece che i risultati si ottengono con il lavoro di tutti. e non è neanche giusto pensare che l’azienda interverrà singolarmente caso per caso: la pericolosa strada della discrezionalità ha già lasciato il segno sulla pelle di tanti colleghi del gruppo. tuttavia, poiché la falcri non intende fornire al lavoratori valutazioni e giudizi preconfezionati che, per forza di cose, risultano sempre di parte, preferiamo sottoporre all’attenta analisi e valutazione dei colleghi il lavoro comparato tratto dal testo dell’accordo stesso, comprensivo di alcune osservazioni su questioni non ben chiarite, felice se serviranno all’azienda per formulare quelle precisazioni e rettifiche che riterrà opportune. saranno i lavoratori, che ne hanno piena titolarità e capacità, a formulare le loro valutazioni in proposito. la falcri nel frattempo, con senso di responsabilità, e purtroppo da sola, sta attentamente studiando tutte le strade percorribili affinché l’accordo venga significativamente migliorato. nei prossimi giorni pubblicheremo i risultati del lavoro del nostro ufficio studi che, con senso di responsabilità, siamo felici di mettere a disposizione di tutti i colleghi. la segreteria aziendale