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IL RISPETTO NON C’E’… LE MINACCE E LA MALEDUCAZIONE SI!!!! – OO.SS. LIGURIA – Febbraio 2016

Le OO.SS. dell’Area Liguria denunciano

  • il mancato rispetto dell’accordo firmato il 7 Ottobre 2015 in materia di Politiche Commerciali e Clima Aziendale, e chiedono all’Azienda un intervento chiaro ed ufficiale affinché venga rispettato il principio sancito, ovvero, che coloro che ricoprono posizioni di responsabilità devono rispettare le norme deontologiche, i principi etici, la professionalità, l’impegno, la privacy e la dignità del Personale;
  •  il continuo dilagare di modalità relazionali messe in atto da diversi responsabili, non solo maleducate e minacciose, ma anche oltraggiose delle professionalità, ai limiti del mobbing. Queste modalità vengono spesso utilizzate nelle riunioni collettive e, in modo ancor più vigliacco, nei colloqui individuali; 
  • le continue richieste da parte dei responsabili di file excel in cui vanno riepilogate le quantità vendute giornalmente dai colleghi: tali dati sono presenti nelle procedure già messe a disposizione dall’Azienda. L’unica ragione che noi vediamo in questo comportamento è un’ulteriore forma di pressione psicologica verso i colleghi.
  • un numero troppo elevato di trasferimenti all’interno dell’Area, spesso senza il preavviso previsto dal CCNL e non giustificato dalla “manutenzione” dei portafogli, fa pensare ad una gestione degli avvicendamenti solo per il raggiungimento di un mero budget numerico o all’attuazione delle ripetute minacce;
  •  il mancato potenziamento dell’organico delle filiali che hanno mantenuto l’orario esteso, che non consente una turnazione sostenibile; 
  • che troppo spesso dobbiamo intervenire per far valere diritti sanciti dalla legge e perfettamente noti all’azienda ma frequentemente dimenticati dai responsabili soprattutto in materia di invalidità, legge 104, genitorialità, ecc…;
  • l’ingiustificato ritardo nell’applicazione dell’accordo in materia di ruoli e figure professionali in termini di erogazione di indennità di ruolo, direzione e sostituzione del direttore.

Le novità del Contratto di secondo livello in materia di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro devono essere ancora recepite dai responsabili, sia dal punto di vista culturale, che nella concreta applicazione. Non devono essere considerate un impedimento al raggiungimento degli obiettivi aziendali.

Ci domandiamo che senso hanno le affermazioni sulla centralità dei colleghi, sull’empatia verso i clienti quando direttori, gestori e consulenti ruotano vorticosamente in tempi brevi impedendo, di fatto, una concreta fidelizzazione della clientela. Noi, in Banca, vendiamo fiducia e la fiducia il cliente la ripone nel proprio interlocutore col quale vuole intrattenere un rapporto basato sulla reciproca conoscenza.

Ma siamo proprio sicuri che i numerosi trasferimenti effettuati nell’ultimo periodo a tutti i livelli siano la risposta all’ulteriore esigenza di incremento della redditività?!?

Infine, apprezziamo tutti i responsabili che agiscono nella loro quotidianità con equilibrio e rispettando le persone, gli altri…

Genova, 11 febbraio 2016

FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN INTESASANPAOLO LIGURIA

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