Home Comunicati Comunicati 2023 IL CLIMA… CALDO… DEL PAVESE…

IL CLIMA… CALDO… DEL PAVESE…

Sulla base delle numerose segnalazioni da parte dei colleghi relativamente a problematiche di varia natura sul nostro territorio, nel corso di quest’anno, più volte, abbiamo rappresentato all’Azienda le criticità ormai note a tutti. Per dare maggior concretezza alle parole, qualche mese fa avevamo posto alcune domande prestabilite unitariamente e, in seguito, esaminate le risposte ricevute da oltre il 50% dei dipendenti della provincia di Pavia, comprovanti il malessere e il disagio del vissuto quotidiano sul posto di lavoro.

Da questa iniziativa era emerso che:
6 dipendenti su 10 dichiaravano di avere disturbi del sonno, di fare uso di ansiolitici e/o supporto psicologico!!! Un valore che abbiamo sottolineato all’azienda essere un campanello di allarme, che va ben oltre il ragionevole livello di guardia.
Oltre il 50% dichiarava scarso o assente senso di appartenenza all’azienda e mancanza di apprezzamento per l’attività svolta (la percentuale degli insoddisfatti era significativamente più elevata fra gli addetti a mansioni commerciali (55,62% dei commerciali rispetto al 38,16% degli addetti back office o amministrativi!). In poche parole, trattare le persone come incapaci di organizzarsi e di autogestire il rapporto con la clientela in equilibrio tra correttezza professionale, buonafede e conoscenza degli obiettivi produttivi aziendali, comporta il rigetto psicologico ed il malessere nel vissuto lavorativo.
– Alla domanda: “Quale sensazione avverto all’inizio di una nuova giornata lavorativa?” – Frustrazione, depressione ed apatia erano state le risposte di 5 su 10 mentre 4 su 10 dichiaravano di affrontare la giornata così come viene, né in positivo né in negativo.
– Alla richiesta di indicare la personale percezione del clima lavorativo, all’unisono si affermava che l’ambiente fosse stressante, alienante ed attento solo alle esigenze commerciali. Unica nota positiva risultante dalle risposte era la notevole collaborazione tra colleghi che dimostrava quanto capacità e disponibilità di aiuto reciproco fossero necessarie per sopportare una realtà tanto difficile.
– Relativamente ai fatti che arrecano disagio, si evinceva che la persistente sollecitazione ai risultati commerciali porta inevitabilmente i colleghi ad accumulare arretrati sulle attività amministrative per carenza di tempo, con il correlato rischio di incorrere in reclami da parte della clientela e/o a contestazioni da parte dell’azienda. Più della metà dei partecipanti, inoltre, non si sentiva tutelato nello svolgere il proprio operato e temeva provvedimenti disciplinari per effetto di errori involontari causati dalla realtà lavorativa caotica, spesso rappresentata dai colleghi come un delirio.

Ci siamo rivolti, in occasione degli incontri trimestrali, alla Direzione Regionale affinché si facesse parte attiva nei confronti dell’Azienda per segnalare che era necessario un intervento tempestivo, concreto e soprattutto tangibile, attraverso il potenziamento degli organici, ridotti oltre ogni limite comprensibile, che fossero necessarie, inoltre, disposizioni chiare e limpide in merito ai “ limiti invalicabili “ del rispetto delle persone, in conformità a quanto sancito dalle normative aziendali e nazionali, da parte dei Responsabili di struttura, che siano Responsabili Commerciali, Capi Area, Direttori, Coordinatori o quant’altro.

Oggi a che punto siamo?

Il clima quotidiano risulta ancora più caldo di allora, appesantito dalle ultime uscite di fine anno per esodo, alle quali si aggiungono anche alcune dimissioni volontarie di colleghe/i….. a comprova che “Intesa Sanpaolo è il posto più felice in cui lavorare!!” ….. (infatti, alla prima occasione, qualcuno ha preferito lasciare una Banca prestigiosa, solida e sicura come la nostra pur di riconquistare la serenità nel lavoro quotidiano).

La soluzione al problema non è sicuramente smembrare i portafogli scoperti e suddividerli fra i pochi rimasti … oppure quando manca il cassiere esporre i cartelli i “cassa chiusa per problemi tecnici “!

SERVONO ASSUNZIONI!!!!

Chi resta, magari anche trasferito a qualche Km da casa, non può gestire oltre al proprio già sostenuto carico di lavoro anche quello dei colleghi usciti, con obiettivi sempre più pressanti.

La “mission” delle scriventi OO.SS. è, e sarà sempre, quella della salvaguardia delle persone che lavorano in Azienda, nella convinzione che i risultati economici di quest’ultima a medio termine si raggiungono con i lavoratori e non contro i lavoratori!

COORDINATORI E RR.SS.AA INTESA SANPAOLO PAVIA E PROVINCIA
FABI-FIRST/CISL-FISAC/CGIL-UILCA-UNISIN

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