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Fondo Sanitario Intesa Sanpaolo – Le Nostre “Analisi”

News da UNISIN

Il Fondo Sanitario, che conta ad oggi oltre 215.000 iscritti, costituisce una importante realtà a supporto delle esigenze sanitarie e di cura per tutti i Dipendenti del Gruppo ISP e per i loro famigliari.

Nato dalla “fusione” delle precedenti casse sanitarie presenti nelle ex-Banche del Gruppo è improntato, sin dall’origine, a principi di equilibrio economico, mutualità e solidarietà, svolgendo una funzione integrativa e/o migliorativa dell’assistenza sanitaria di base offerta dal Sistema Sanitario Nazionale.

Nel corso degli ultimi anni, in Italia, l’andamento della spesa sanitaria privatistica ha registrato un graduale e progressivo incremento; tale tendenza risulta confermata anche in prospettiva futura. Diversi i fattori alla base di tale andamento e certo, fra i più importanti, anche i lunghi tempi di attesa nella sanità pubblica, ormai divenuti spesso fisiologici.

Tale situazione ha comportato un correlato aumento anche dei costi sostenuti dal Fondo Sanitario nell’erogazione delle prestazioni, evidenziando conseguenti elementi di difficoltà o criticità. Sul tema si è quindi aperta una discussione fra le Fonti Istitutive del Fondo dalla quale, dopo l’analisi di dati storici, andamentali e prospettici, sono emerse, fra altre, le seguenti considerazioni:
– la sezione quiescenti registra ormai uno squilibrio strutturale con tendenza al peggioramento (condizione da ritenersi peraltro fisiologica, tenendo conto dell’attuale impostazione strutturale/organizzativa del Fondo e del fatto che il ricorso alle prestazioni sanitarie avviene con maggior frequenza in età avanzata)
– la sezione attivi, in relazione al sopra accennato aumento della spesa privatistica, evidenzia una progressiva erosione del margine, sino ad ora comunque positivo, fra le entrate per contribuzioni e le uscite per prestazioni sanitarie
– le contribuzioni sono in calo a seguito della riduzione del personale in servizio, non compensata da corrispondenti assunzioni, fatto, questo, che comporta anche l’incremento dell’età media degli iscritti al Fondo.

A fronte di tale situazione il confronto fra le Fonti Istitutive dovrà proseguire partendo dalla difesa dei principi di mutualità e solidarietà intergenerazionale, che già oggi stanno alla base delle regole di funzionamento del Fondo, nella consapevolezza di dover ricercare un equilibrio complessivo fra prestazioni e contribuzioni, al fine di garantire sostenibilità duratura per questo importante componente del Welfare Aziendale. Visto il contesto, riteniamo che anche l’Azienda dovrà fare la propria parte incrementando il contributo economico al Fondo.

Necessaria una discussione critica sul meccanismo della “quota differita”, distorsivo dal punto di vista fiscale e che, per il 2018, ha purtroppo causato un taglio del 50% della quota per la sezione quiescenti. In questa logica si inserisce anche la ricerca di diverse regole sulla copertura delle perdite e sull’utilizzo delle riserve disponibili.

Da ricordare inoltre che vi sono 35/mln di euro di patrimonio bloccati da una causa pendente in Cassazione, relativa alla ex Cassa Intesa. E’ormai imprescindibile la ricerca di soluzioni extra-giudiziali per il rientro di tali somme nel Fondo Sanitario.

Eventuali interventi correttivi dovranno essere improntati a favorire la natura integrativa e non sostitutiva del Fondo rispetto al Sistema Sanitario Pubblico.

Dovrà essere preservata la qualità delle prestazioni a favore degli iscritti, tenendo anche conto delle frequenti e costanti lamentele da parte degli stessi in relazione all’operato del service incaricato e alle sempre più frequenti disdette della convenzione diretta da parte di medici e strutture sanitarie. Il perdurare di tali lamentele rende doverosa d indifferibile una presa di posizione sull’operato di Previmedical e sul livello degli standard qualitativi che la stessa è chiamata a rispettare.

Il Fondo Sanitario del Gruppo è un patrimonio di tutti: Azienda, iscritti in servizio e in quiescenza e loro famigliari. Preservarne le prestazioni, ricercando un equilibrio sostenibile e l’inclusività della totalità degli iscritti, sarà l’obbiettivo della nostra Organizzazione Sindacale.

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