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Colloqui Audit

News dai Territori – COORDINATORI AREA NAPOLI E PROVINCIA

Sempre più spesso dal territorio ci giungono notizie ed informazioni preoccupanti sulle modalità con le quali la struttura di AUDIT svolge quelli che, impropriamente, sono definiti “colloqui informali” e che, al contrario, assumono le sembianze di autentici interrogatori, che si prolungano, in alcuni casi, anche per diverse ore.

Ci corre quindi l’obbligo di ricordare a tutti, colleghi ed Azienda, le regole vigenti.

Non è espressamente sancito dalla legge un dovere di sottoporsi ad interviste di auditors o altri soggetti in funzione investigativa. La collaborazione del dipendente può essere richiesta al solo scopo di ricostruire le dinamiche che hanno determinato la violazione delle procedure interne, al fine di poter intervenire e predisporre cautele organizzative più resistenti in grado di garantire l’adeguatezza e l’efficace attuazione del Modello di Controllo interno previsto dalla Legge 231/01 e più in generale del sistema dei controlli interni. Ne discende che il colloquio dovrà vertere esclusivamente su quanto afferente al contesto lavorativo.

Se invece il colloquio dovesse incardinarsi sulla contestazione verbale di addebiti, se al lavoratore dovessero essere chieste spiegazioni su comportamenti o atti tali da configurare responsabilità a suo carico, ricordiamo che tale richiesta di chiarimenti assumerebbe la veste di una contestazione disciplinare verbale possibile solo ALLA PRESENZA DI UN RAPPRESENTANTE SINDACALE, se richiesto dal lavoratore. Le risposte fornite potranno infatti essere utilizzate contro il lavoratore. Per questo la prima cosa da fare quando si è convocati e si riceve una contestazione verbale è quella di non rispondere se prima non viene chiamato il proprio delegato o un rappresentante del proprio sindacato.

All’Azienda rivolgiamo un accorato invito a far rientrare tale importante attività, nell’alveo di un corretto ambito ed a vigilare affinché i citati colloqui non scadano in interrogatori di lunga durata in cui si tenda a raccogliere presunte dichiarazioni confessorie.

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