
È stato raggiunto un importante accordo per garantire l’equilibrio economico nel tempo del Fondo Sanitario (FSI), ampliandone le coperture in caso di perdita di autosufficienza tramite una polizza attivata in automatico per tutti gli iscritti maggiorenni (LTC) e estendendo la possibilità di mantenere l’iscrizione al Fondo dei figli per i quali viene meno il requisito della convivenza, anche laddove precedentemente richiesto.
Di seguito i punti principali dell’accordo che entrerà in vigore, per la maggior parte delle previsioni, dal 1° gennaio 2026.
Beneficiari: ampliamento della platea e nuove tutele
L’accordo estende, rafforzando la natura mutualistica del FSI, le seguenti previsioni:
- Mantenimento iscrizione in caso di operazioni societarie. In caso di perdita dei requisiti di appartenenza al Gruppo (es. per operazioni societarie di cessione), i colleghi potranno mantenere volontariamente l’iscrizione al FSI facendosi carico dell’intera contribuzione, fatta salva la possibilità che accordi specifici contengano previsioni di maggior favore.
- Mantenimento iscrizione dei figli. Viene prevista esclusivamente nella gestione degli iscritti in servizio e in esodo la possibilità di mantenere l’iscrizione per i figli (anche del coniuge o convivente) già beneficiari, superando in ogni caso il requisito della convivenza, versando la quota prevista per i familiari non a carico.
- Contrasto alla violenza di genere. È stata introdotta una clausola di tutela delle persone vittime di violenza domestica, che consente adesso di superare il criterio che non consentiva di far decadere dalla qualifica di familiare beneficiario coloro che pur fossero stati interessati da provvedimenti di allontanamento disposti dall’Autorità Giudiziaria per situazioni di violenza. Ora questa facoltà sarà esercitabile a richiesta dell’iscritta/o al Fondo .-
- Riapertura dei termini per circa 600 dipendenti oggi non iscritti. È stato previsto, in via del tutto straordinaria che tutti i dipendenti non iscritti al FSI al 31/12/2025 possano richiedere l’iscrizione entro il 30 aprile 2026.
Per questi colleghi è prevista la copertura delle prestazioni dal 1° gennaio 2026 dell’Appendice 2 del FSI per due anni con il pagamento dei relativi contributi.
Attenzione: La mancata iscrizione in questa finestra comporterà l’impossibilità di iscriversi in futuro.
Polizza Long Term Care – LTC
- L’accordo ha previsto l’adesione alla Long Term Care (LTC) per Dal 1° gennaio 2026 sarà attivata in automatico una copertura LTC collettiva per tutti gli iscritti e i loro familiari maggiorenni e assicurabili iscritti al FSI. In caso di accertata non autosufficienza scatta una rendita mensile (indicativamente di 1.600€).
Sostenibilità Economica, Contribuzioni e Prestazioni
Per assicurare che il FSI continui a erogare prestazioni di qualità sono state riviste le contribuzioni economiche in capo all’azienda e agli iscritti delle sezioni attivi e quiescenti per garantire la necessaria sostenibilità di bilancio:
- Aumento quota L’Azienda aumenterà il proprio contributo pro-capite (arrotondandolo a 1.200 euro) con versamenti di 50€ subito dall’anno in corso, e di altri 45€ dal 2028. Inoltre, dal 2026 trasferirà i 30€ di contributi dal “Fondo Protezione” alle contribuzioni. Queste contribuzioni verranno rivalutate in base all’indice ISTAT ogni anno.
- Nuove aliquote Iscritti in Servizio (dal 2026).
- Contributo per sé: 1,10%.
- Per ogni familiare a carico: 0,20% (ridotto allo 0,10% in casi di disabilità con Legge 104, 3 c.3) con un massimo di 0,60%.
- Per ogni familiare non a carico: 1,20%.
- Riviste anche le aliquote per la gestione quiescenti (dal 2026):
- Per familiare a carico: 0,50% (ridotto allo 0,25% in casi di disabilità con Legge 104, art. 3 c.3) con un massimo di 1,50%.
- 2,10% per ogni familiare non a carico.
- Per quel che riguarda le prestazioni, in rete convenzionata, la franchigia a carico dell’iscritto rimarrà pari al 10% ma con un importo minimo di 20€ per prestazione.
Ricordiamo che le contribuzioni al FSI sono lorde e sino al limite annuo di 3.615,20€ vanno automaticamente in deduzione nella busta paga per gli iscritti in servizio mentre per i quiescenti tramite la dichiarazione dei redditi.
Questo accordo rappresenta un passaggio fondamentale per la messa in sicurezza del nostro Fondo Sanitario Integrativo. In un contesto economico complesso, le Organizzazioni Sindacali hanno perseguito due obiettivi primari: salvaguardare la natura solidale del Fondo e a dare risposte alle esigenze sanitarie dei colleghi in tempi in cui il servizio sanitario pubblico non sempre riesce a dare un servizio altrettanto efficiente e tempestivo.
Un risultato rilevante è l’introduzione della Long Term Care (LTC) collettiva, che estende la protezione per la non autosufficienza a tutti gli iscritti maggiorenni del Fondo, assicurando continuità a tutti gli iscritti già aderenti ad una delle coperture in essere con il Fondo, rispondendo a un bisogno sociale sempre più pressante.
Riteniamo importante e innovativa anche la previsione di una Commissione Tecnica, che avrà il compito di monitorare l’andamento del Fondo e trovare soluzioni per il buon andamento dello stesso nonché per proporre misure di prevenzione, oltre a lavorare per consentire, entro il 2026, di fornire una tutela per la non autosufficienza anche a coloro che non fosse stato possibile includere nella copertura collettiva.
Sul fronte economico, anche nel 2025 vi è la forte probabilità di chiudere con un disavanzo tecnico, dovuto anche all’incremento delle prestazioni richieste al Fondo.
L’aumento della contribuzione aziendale è un segnale forte: il datore di lavoro si fa carico di una parte significativa dei costi necessari al riequilibrio. Il ritocco delle aliquote a carico degli iscritti è stato limitato pur perseguendo l’obiettivo di evitare ulteriori squilibri che potrebbero mettere a rischio l’esistenza stessa del Fondo.
Infine, la riapertura dei termini per l’iscrizione è un’occasione di inclusione che sana posizioni pregresse, permettendo a tutti i colleghi di rientrare nel perimetro delle tutele collettive.
Il Sindacato conferma il proprio ruolo di garante di un welfare equo, sostenibile e intergenerazionale.
È questo il primo importante passo del percorso di rinnovo del Contratto Collettivo di Secondo Livello del Gruppo Intesa Sanpaolo.
Milano, 12 dicembre 2025
Delegazioni trattanti Gruppo Intesa Sanpaolo
FABI – FIRST/CISL – FISAC/CGIL – UILCA – UNISIN
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