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Le donne e i loro diritti! Le norme, la realtà, la consapevolezza: dalla tutela formale al cambiamento culturale.

Il percorso dei diritti delle donne: dalla norma alla realtà

Il percorso dei diritti delle donne non è soltanto una storia di leggi e normative: è una
storia di trasformazione, di coraggio e di consapevolezza collettiva. È la storia di un
Paese che, passo dopo passo, ha imparato a riconoscere nella parità non un favore, ma un
diritto; non una concessione, ma una conquista civile.

La Costituzione della Repubblica Italiana sancisce con forza questo principio:
l’uguaglianza tra uomini e donne, la pari dignità sociale, il diritto alla partecipazione
piena alla vita politica, economica e sociale. Ma la Costituzione, da sola, non basta: la
parità è un traguardo che si costruisce giorno per giorno, attraverso leggi, cultura,
educazione e responsabilità condivisa.

In questo cammino, UNISIN CONFSAL ha scelto di essere non semplice testimone, ma
protagonista attiva.
Con iniziative come “Noi diversamente uguali”, “La sfida possibile” e “Il futuro possibile
– Contro ogni violenza e discriminazione”, il sindacato ha dato voce e spazio a un
impegno concreto: sostenere le donne, valorizzarne le esperienze, e contrastare ogni
forma di discriminazione, violenza o marginalità.

Dal diritto alla consapevolezza
Il presente dossier nasce con un obiettivo chiaro: offrire una visione organica e
accessibile del quadro normativo – italiano ed europeo – che tutela i diritti delle donne.

Dalla Costituzione alla legislazione internazionale, dallo Statuto dei Lavoratori al Codice
delle Pari Opportunità, ogni norma racconta un passo in avanti verso una società più
giusta, equa e rispettosa della dignità umana.
Ma questo documento non è solo un compendio giuridico. È uno strumento di
consapevolezza: perché dietro ogni legge ci sono battaglie, nomi, storie e percorsi di
emancipazione.

Le leggi ci sono. Ma funzionano davvero? Negli ultimi decenni il sistema
normativo ha fatto passi importanti.

Persistono diseguaglianze profonde: nella rappresentanza, nei percorsi di carriera, nei
tempi di vita e di cura.
Segnali che ci ricordano come la parità formale non coincida ancora con la parità
sostanziale.La norma riconosce, ma non trasforma da sola.
La violenza di genere, ad esempio, non è solo una violazione della legge: è il prodotto di
una cultura che ancora assegna ruoli, poteri e gerarchie in base al genere.
Per questo il diritto deve dialogare con la cultura, con l’educazione e con il lavoro: solo
così diventa davvero strumento di libertà.

Conoscere per partecipare, partecipare per cambiare La conoscenza è il
primo passo della tutela. Ma perché la conoscenza diventi emancipazione, deve trasformarsi in partecipazione.

E la partecipazione, a sua volta, è responsabilità collettiva: solo insieme si costruisce una
cultura della parità reale.
La consapevolezza: ogni norma, ogni articolo, ogni conquista legislativa rappresenta un
passo verso la costruzione di una società più equa, solidale e rispettosa della dignità di tutte le persone.
È con questa consapevolezza che UNISIN rinnova il proprio impegno:trasformare le norme
in strumenti di cambiamento, vigilare sulla loro applicazione, e creare luoghi di confronto,
formazione e crescita che diano alle donne – e a tutti – la possibilità di essere pienamente
protagonisti del proprio destino.
Come scriveva Alda Merini,

“Ci sono notti che non accadono mai, e giorni che non finiscono mai di
cominciare.”

Ogni giorno può essere un inizio di consapevolezza, libertà e solidarietà.

Daniela Foschetti
Coordinamento Donne & Pari Opportunità Nazionale Unisin Confsal

 

NORMATIVA

Sezione I – Costituzione e principi fondamentali
Articolo 3 – Uguaglianza e rimozione degli ostacoli che limitano la partecipazione delle
donne alla vita sociale, politica ed economica.
Articolo 29 – Diritti della famiglia e parità morale e giuridica tra i coniugi.
Articolo 37 – Parità di diritti e retribuzione tra lavoratrici e lavoratori, tutela della funzione
familiare.
Articolo 51 – Pari accesso alle cariche pubbliche e promozione delle pari opportunità tra
uomini e donne.
Articolo 117 – Rispetto degli obblighi internazionali e comunitari.

Sezione II – Statuto dei Lavoratori e leggi italiane principali
Legge 300/1970 (Statuto dei Lavoratori) – Tutela della dignità , libertà e parità di
trattamento dei lavoratori.
Legge 903/1977 – Parità di trattamento tra uomini e donne nel lavoro.
Legge 151/1975 – Riforma del diritto di famiglia, parità tra coniugi.
Decreto Legislativo 11 aprile 2006, n. 198 (Codice delle Pari Opportunità ) – Raccolta e
coordinamento delle norme a tutela della parità di genere.
Decreto Legislativo 30 giugno 2022, n. 105 – Conciliazione tra attività professionale e vita
familiare, attuazione Direttiva UE 2019/1158.
D.Lgs. 30 marzo 2001, n. 165 (Testo Unico sul pubblico impiego) – Art. 57: obblighi PA su
pari opportunità , benessere e anti-discriminazione.

Sezione III – Normativa europea e internazionale
Trattato sul Funzionamento dell’UE, art. 157 TFUE – Parità di retribuzione tra uomini e
donne.
Direttiva UE 2019/1158 – Conciliazione lavoro-famiglia per genitori e caregiver.
Strategia UE per la parità di genere – Linee guida e strumenti di monitoraggio e promozione
delle pari opportunità .
Convenzione CEDAW – Convenzione per l’eliminazione di ogni forma di discriminazione
contro le donne, ratificata dall’Italia.

Sezione IV – Aree tematiche specifiche
Parità retributiva e condizioni di lavoro – Applicazione del Codice delle Pari Opportunità .
Conciliazione vita-lavoro – Strumenti legislativi e contrattuali, politiche di welfare aziendale.
Partecipazione politica e cariche pubbliche – Accesso e promozione attraverso art. 51
Costituzione.
Contrasto alla violenza e discriminazioni – Riferimenti legislativi e iniziative UNISIN (“Il
futuro possibile”, “La sfida possibile”).

Sezione V – Cronologia delle principali conquiste legislative femminili
1948 – Costituzione italiana: art. 3, 29, 37
1975 – Riforma diritto di famiglia (legge 151/1975)
1977 – Legge 903/1977: parità di trattamento nel lavoro
1970 – Statuto dei Lavoratori
2006 – Codice delle Pari Opportunità
2022 – D.Lgs. 105/2022, attuazione Direttiva UE 2019/1158
Sezione VI – Riferimenti e fonti ufficiali
Costituzione Italiana: https://www.senato.it/1025?sezione=59&articolo_numero=3
Statuto dei Lavoratori (Legge 300/1970): https://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:legge:1970-05-20;300!vig=
Codice delle Pari Opportunità (D.Lgs. 198/2006): https://www.pariopportunita.gov.it/?p=21107
D.Lgs. 105/2022: https://www.lavoro.gov.it/temi-e-priorita/famiglia-e-lavoro/Documents/DLgs_105_2022.pdf
Direttiva UE 2019/1158: https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=CELEX%3A32019L1158
Convenzione CEDAW: https://www.un.org/womenwatch/daw/cedaw/

Sezione VII – Normativa sulla tutela delle donne contro la violenza

  1. Legge 66/1996 – Misure contro la violenza sessuale e tutela delle vittime.
  2. Legge 154/2001 – Misure contro la violenza domestica e tutela delle vittime di
    maltrattamento in famiglia.
  3. Codice Penale (artt. 572-609-bis) – Reati di maltrattamenti in famiglia, stalking,
    violenza sessuale, atti persecutori.
  4. Legge 119/2013 – Introduzione del reato di stalking nel Codice Penale, potenziamento
    della tutela delle vittime.
  5. Decreto Legislativo 21/2014 – Attuazione della Direttiva 2012/29/UE: protezione delle
    vittime di reati, inclusi reati sessuali e di genere.
  6. Codice Rosso (Legge 69/2019) – Misure urgenti per tutelare le vittime di violenza
    domestica e di genere; tempi rapidi di intervento della magistratura.
  7. Legge 77/2022 – Misure di rafforzamento della prevenzione, protezione e assistenza
    alle donne vittime di violenza e femminicidio.
  8. Piano Nazionale Antiviolenza e Direttiva Europea 2011/36/UE – Coordinamento di
    azioni preventive, protezione, assistenza e supporto legale.
  9. Nuova normativa 2025 – Il reato di femminicidio
    ◦ Il disegno di legge di iniziativa governativa (DDL n. 1433/2025) reca
    «Introduzione del delitto di femminicidio e altri interventi normativi per il
    contrasto alla violenza nei confronti delle donne e per la tutela delle
    vittime».
    ◦ Introduzione dell’articolo 577-bis c.p. (Femminicidio): «Chiunque cagiona
    la morte di una donna quando il fatto è commesso come atto di odio o di
    discriminazione o di prevaricazione o come atto di controllo o possesso o
    dominio in quanto donna, o in relazione al rifiuto della donna di instaurare
    o mantenere un rapporto affettivo o come atto di limitazione delle sue
    libertà individuali è punito con la pena dell’ergastolo.»
    ◦ Previsione di circostanze aggravanti e limitazione delle attenuanti: la pena
    non può essere inferiore a 24 anni nel caso di una sola attenuante oppure
    15 anni in caso di più attenuanti.
    ◦ La norma interviene anche sul piano procedurale: obblighi di
    comunicazione alla persona offesa, regime dei benefici penitenziari per i
    condannati, misure preventive/assistenziali.
    ◦ Il provvedimento è stato approvato dal Senato il 23 luglio 2025 in prima
    lettura e trasmesso alla Camera.

Strumenti e servizi correlati

  • Centri Antiviolenza e Case Rifugio: supporto psicologico, legale e sociale.
  • Numero verde 1522 – Supporto nazionale alle donne vittime di violenza.
  • Convenzioni internazionali: CEDAW e Istanbul Convention (Convenzione del Consiglio
    d’Europa sulla prevenzione e lotta contro la violenza sulle donne).

Accordi ABI – Organizzazioni Sindacali di Settore

Gli accordi sottoscritti nel settore del credito rappresentano certamente un esempio di
buona volontà e responsabilità condivisa tra istituzioni, parti sociali e imprese.
Tuttavia, la guardia non va mai abbassata: la violenza contro le donne, anche nella sua
dimensione economica e lavorativa, richiede attenzione costante, monitoraggio e azioni
sempre più mirate.
UNISIN CONFSAL ritiene indispensabile che le misure previste siano rafforzate, rese
effettive e capillari, affinché ogni donna possa realmente trovare nel lavoro, nella banca e
nella rete sindacale un luogo di tutela, ascolto e rinascita.

Dichiarazione Congiunta ABI – OOSS (12 febbraio 2019)
Impegno comune per prevenire e contrastare molestie e violenze di genere nei luoghi di
lavoro, promuovendo politiche aziendali di rispetto, formazione e sensibilizzazione, in
coerenza con la Convenzione OIL n. 190/2019.
 Testo ufficiale – Dichiarazione congiunta (UNISIN.it)

Protocollo ABI – OOSS (25 novembre 2019)
Protocollo d’intesa per favorire il rimborso dei crediti da parte delle donne vittime di
violenza, con sospensione delle rate dei mutui e allungamento dei piani di rientro.
 Protocollo 2019 – Testo UNISIN

Rinnovo del Protocollo ABI – OOSS (2023)
Conferma e ampliamento delle misure economiche a favore delle donne vittime di
violenza, con l’impegno delle banche aderenti a facilitare l’accesso a strumenti finanziari
di sostegno e reinserimento.
 Rinnovo protocollo 2023 – UNISIN

Protocollo ABI – OOSS – Dipartimento Pari Opportunità (4 ottobre
2023)
Documento-quadro che rinnova la collaborazione con il Governo e le OO.SS. per il
contrasto della violenza sulle donne, includendo anche misure di aiuto economico,
sospensione dei pagamenti e progetti di reinserimento lavorativo.
 https://unisin.it/wp-content/uploads/2023/10/Protocollo-4.10.23-contrasto-violenza-donne.pdf

Visione e impegno di UNISIN

UNISIN rinnova la propria missione di rappresentanza sociale e umana:

  • promuovere il rispetto reciproco e la dignità di ogni persona;
  • costruire un ambiente di lavoro libero da discriminazioni e stereotipi;
  • sostenere concretamente chi subisce violenza, dentro e fuori i luoghi di lavoro;
  • favorire percorsi di educazione al rispetto e alla parità attraverso la formazione
    sindacale, la comunicazione e la contrattazione.

Daniela Foschetti
Coordinamento Donne & Pari Opportunità Unisin Confsal